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 ITALIA - ITALIA - Elezioni, fuoco clericale su Bonino per battaglie su legalizzazione aborto negli anni '70
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23 gennaio 2010 8:52
 
E' scontro, seppure con fair-play, tra Renata Polverini ed Emma Bonino sul tema dell'aborto. La questione e' entrata nella campagna elettorale per le regionali del Lazio con la complicita' di una foto pubblicata dal quotidiano 'Libero' che ritrae Emma Bonino, mentre, nel 1975, pratica ad una donna un aborto. E a rischiare di far acuire i malumori dei cattolici del Pd arriva anche la notizia della candidatura per i radicali nel Lazio e nel Veneto di Tinto Brass. Il tutto mentre il Pd del Lazio sta cercando di individuare il coordinatore del Comitato elettorale della Bonino: il nome piu' accreditato e' quello del coordinatore romano del partito, il bersaniano, Riccardo Milana, ma i franceschiniani frenano vedendo meglio una figura come quella del portavoce di Sant' Egidio Mario Marazziti.
'Mi dispiace se questa cosa e' vera', si e' limitata a dire la candidata del Pdl Renata Polverini, a chi le chiedeva un commento sulla foto pubblicata da 'Libero'. La Bonino, invece, non ha voluto commentare lo scatto riesumato dal quotidiano, ma, parlando a Red Tv, ha rivendicato la sua battaglia per l'aborto.
'Credo nella legalita', le leggi si cambiano se non vanno bene e noi per cambiare la legge sull'aborto ci siamo autodenunciati, e sono andata anche in carcere'. 'A quell'epoca - ha aggiunto Bonino - abbiamo praticato il metodo piu' moderno tramite aspirazione e non raschiamento. E' una campagna che rivendico e sono contenta di aver aiutato tante donne perche' a quel tempo l'alternativa erano la mammana e il ferro da calza. L'aborto era illegale ma era diffusissimo quello clandestino. Era anche una questione di classe: chi poteva permetterselo andava all'estero ma i poveri non potevano ed erano loro quelli che noi aiutavamo'.
Ad esprimere il disagio di una parte dei cattolici del Pd, guardando quella foto, e' stata la deputata Paola Binetti. 'E' estremamente importante - ha detto a '24 Mattino' su 'Radio 24' - che gli iscritti e gli elettori potenziali del Pd si rendano perfettamente conto di chi e' il candidato a cui il partito delega la capacita' di governo nel Lazio'. Ma definirebbe la Bonino un'assassina? 'Dipende - ha risposto - dai significati che si danno alle parole. Certo l'aborto e' la soppressione di una vita umana'.
A rischiare di far surriscaldare ancor di piu' il clima sul fronte cattolico arriva anche l'annuncio della candidatura nelle liste radicali nel Lazio e nel Veneto di Tinto Brass a cui 'Il Riformista' domani dedica un editoriale dal titolo 'Cosi'la Bonino tradisce gli alleati'.
Secondo il Riformista, il problema e' che questa e' una classica mossa radicale. Mentre oggi i radicali guidano una coalizione che raccoglie l'intero centrosinistra e che non si propone di fare un po' di scandalo, ma di vincere le elezioni.
La grande opportunita' - continua l'editoriale - che offriva la candidatura Bonino stava appunto in questo: trascinare il meglio della storia radicale, importante ma sempre programmaticamente minoritaria, dentro una vocazione maggioritaria, che aspira cioe' a governare. La mossa di Tinto Brass e' l'ennesimo segnale che l'operazione non sta funzionando'.
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