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 ITALIA - ITALIA - Eutanasia. Lo stato dell'arte dopo il suicidio di Brittany Maynard
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4 novembre 2014 9:56
 
"Brittany Maynard e' morta, come programmato, sabato sera - scrive LA STAMPA -. Oltre al suo dramma, in eredita' lascia un dibattito sull'eutanasia che negli Usa e' tornato a dividere la gente. Brittany ha preso i farmaci letali nel letto della sua nuova casa di Portland, circondata dal marito Dan Diaz, la madre Debbie Ziegler, e il patrigno Gary Holmes, per evitare le sofferenze del cancro al cervello che l'aveva comunque condannata. Brittany, 29 anni, aveva saputo di essere malata a gennaio. I medici le avevano dato sei mesi di vita, e lei aveva scelto di evitare le cure che avrebbero rovinato la fine della sua esistenza, senza darle una vera speranza di guarire. Si era trasferita in Oregon con la sua famiglia per approfittare del Death With Dignity Act, la legge che in quello Stato consente il suicidio assistito. Secondo un sondaggio del New England Journal of Medicine, il 67% dei medici e' contrario. La popolazione Usa e' piu' divisa, perche' un rilevamento del Pew Center ha stabilito che il 49% e' contro e il 47% a favore. Secondo la Gallup, i sostenitori dell'eutanasia variano dal 70 al 51%, in base a come si pone la domanda. Dunque Brittany e' morta, ma il dibattito e' appena ripreso". E proprio LA STAMPA propone una inchiesta sugli italiani che scelgono la via del suicidio assistito. "Secondo l'Istat ogni anno un migliaio di italiani vorrebbero scegliere di morire quando credono. E secondo il Rapporto Italia dell'Eurispes il 64,6% degli italiani si dichiara favorevoli all'eutanasia e il 77,3% si dichiara favorevole al testamento biologico. Gli italiani hanno le idee chiare. In 50 negli ultimi tre anni sono riusciti ad andare in Svizzera e chiudere senza troppi clamori e con dignita' la propria vita. In attesa ci sono altri 27 italiani, di cui 11 giovani sotto i 30 anni affetti da malattie psichiche molto gravi certificate da medici psichiatri, come spiega Emilio Coveri, presidente di Exit Italia all'Adnkronos. E tutti gli altri? In sette mesi, da marzo ad ottobre, 'piu' di 500 malati, non potendo ottenere l'eutanasia, si sono suicidati ed almeno altrettanti hanno tentato di farlo, mentre piu' di diecimila malati terminali, nei reparti di rianimazione, sono morti con l'aiuto attivo di medici che rischiano fino a 14 anni di carcere per aiuto al suicidio', spiega Carlo Troilo dell'associazione Luca Coscioni. l'Italia e' al 26mo posto su 36 Paesi per quel che riguarda i diritti di fine vita secondo il World Congress for Freedom of Research. E la politica per il momento resta a guardare. Sono state presentate tre proposte di legge per la legalizzazione dell'eutanasia e una legge di iniziativa popolare. Le tre proposte sono state presentate a partire dall'ottobre scorso alla Camera da Titti di Salvo di Sel, e al Senato da Luigi Manconi del Pd e Francesco Palermo del gruppo delle Autonomie. La legge di iniziativa popolare, invece, e' stata promossa dall'associazione Luca Coscioni. 'La speranza a questo punto e' che almeno il regolamento venga modificato e si decida di porre una scadenza temporale alla discussione delle leggi di iniziativa popolare'"
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