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 ITALIA - ITALIA - Fini: il caso Eluana Englaro dimostra arretratezza politica
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3 novembre 2009 11:35
 
'Talvolta la politica e' anche sorprendente. Non si interroga ad esempio abbastanza sul come frenare le morti sulla strada o le morti bianche nei luoghi di lavoro, poi pero' pretende di avocare a se' il diritto tremendo e assoluto di decidere della vita e della morte delle persone in stato vegetativo irreversibile, laddove sarebbe piu' giusto affidarsi alla volonta' dell'essere umano che vi e' direttamente coinvolto': a scriverlo e' Gianfranco Fini, nel suo libro 'Il futuro della liberta'', una sorta di lettera indirizzata alla generazione nata nell'89.
'Il caso di Eluana Englaro ci ha dimostrato in modo eclatante che la politica italiana tende ancora a presentarsi, nei momenti di piu' aspro confronto, non secondo le linee contemporanee del 'fare', ma secondo le linee novecentesche dell' 'essere', vale a dire le linee, in definitiva rassicuranti ma immobili, dell' 'identita'. Non cerca di essere giudicata per cio' che realizza, ma per cio' che rappresenta. E che cosa c'e' di piu' potente, di piu' evocativo, di piu' immaginifico, di piu' mobilitante e allo stesso tempo di piu' fuorviante che proporsi come il 'partito della vita' contro il 'partito della morte'?'.
'Se la politica obbedisce a queste vecchie sollecitazioni e' allora credibile quando poi si propone come costruttrice di futuro? Puo' la societa' trarre dalle tante parole neoideologiche, similideologiche o paraideologiche che arrivano all'opinione pubblica un motivo di speranza e di fiducia? Mi pare piuttosto difficile'.
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