L'Associazione internazionale del trasporto aereo, che rappresenta circa 300 compagnie aeree, prevede nel 2023 un ritorno alla redditività per il settore aereo globale, poiché le compagnie aeree continueranno a ridurre le perdite derivanti dagli effetti della pandemia di Covid-19 sulle loro attività nel 2022.
Stando alle previsioni, nel 2023 il numero di passeggeri supererà la soglia dei quattro miliardi per la prima volta dal 2019, con 4,2 miliardi di viaggiatori che dovrebbero volare. I rendimenti dei passeggeri, tuttavia - spiega Iata - , dovrebbero diminuire (-1,7%) poiché i costi dell'energia leggermente inferiori vengono trasferiti al consumatore, nonostante la domanda dei passeggeri cresca più rapidamente (+21,1%) rispetto alla capacità dei passeggeri (+18,0%).
Il business dei passeggeri genererà ricavi per 522 miliardi di dollari. Si prevede che nel corso del 2023 la domanda di passeggeri raggiungerà l'85,5% dei livelli del 2019. Gran parte di questa aspettativa tiene conto delle incertezze delle politiche cinesi Zero Covid che stanno limitando i mercati nazionali e internazionali. "Si prevede che le compagnie aeree guadagneranno un utile netto globale di 4,7 miliardi di dollari su ricavi di 779 miliardi di dollari (margine netto dello 0,6%).
Questo previsto miglioramento - ha sottolineato Willie Walsh, Ceo Iata - arriva nonostante le crescenti incertezze economiche poiché la crescita del Pil globale rallenta all'1,3% (dal 2,9% nel 2022).
Nonostante le incertezze economiche, ci sono molti motivi per essere ottimisti riguardo al 2023. La minore inflazione del prezzo del petrolio e la continua domanda repressa, dovrebbero aiutare a tenere sotto controllo i costi mentre continua la forte tendenza alla crescita.
Allo stesso tempo, con margini così sottili - ha aggiunto - , anche uno spostamento insignificante in una qualsiasi di queste variabili ha il potenziale per spostare il saldo in territorio negativo. La vigilanza e la flessibilità saranno fondamentali". (ANSA) CHI PAGA ADUC
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