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 ITALIA - ITALIA - Ru486, consigliere regionale ER condanna l'espulsione 'anonima'
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20 gennaio 2010 16:13
 
Sono state 1.684 le interruzioni di gravidanza (Ivg) in Emilia-Romagna con la pillola Ru486 dal dicembre 2005 al marzo 2009, circa 42 al mese: il consigliere regionale Gianni Varani (Fi-Pdl) rende noti i dati avuti dall'assessorato regionale alla sanita' in risposta ad una propria interrogazione.
Sono Ivg avvenute 'in regime di day-hospital', aspetto che Varani ritiene in contrasto con la legge 194 e con le recenti disposizioni nazionali associate al via libera dato dall'Aifa alla Ru486. Ecco il percorso effettivo dell'assunzione della pillola: 'Si prevede un percorso assistenziale di 14 giorni, con l'assunzione il primo giorno in day hospital, un periodo di osservazione di tre ore il terzo giorno, prolungando eventualmente il ricovero in caso di necessita' o se richiesto; se necessario o richiesto, un controllo a casa fra il terzo e il 14/o giorno'.
Varani aveva chiesto anche cosa avviene del feto espulso e rende nota la risposta: 'Poiche' l'espulsione si presenta come una mestruazione abbondante non e' possibile determinare in maniera esatta l'avvenuta espulsione del tessuto embrionale, pertanto il controllo clinico ed ecografico al 14/o giorno e' necessario per verificare l'avvenuto aborto'. I casi di fallimento della Ru486 - prosegue Varani - sono stati 97 (il 5,8%) e vuol dire che hanno richiesto 'revisioni di cavita''.
Secondo il consigliere, quanto riferito dall'assessorato conferma 'gli aspetti piu' discutibili della pillola abortiva, compresa la delicata e discussa questione del ricovero ospedaliero non effettivamente assicurato e l'espulsione 'anonima' del feto, anche se piccolissimo. Di fatto solo la somministrazione avviene in ospedale'.
Il totale Ivg in Emilia-Romagna e' stato di 11.274 nel 2007, 11.124 nel 2008, 2986 nel primo trimestre 2009. 'Il lievissimo calo degli aborti - conclude Varani - che la sinistra ha cercato di enfatizzare, quasi per scusarsi di quanto avvenuto per decenni in questa regione, non e' comunque abbastanza per dire che qui si e' tornati ad una forte cultura della vita e della sua difesa, per la qual cosa non si e' vista realmente nessuna seria iniziativa in questa regione'.
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