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 ITALIA - ITALIA - Scontrino fiscale. Un commerciante fiorentino su tre non lo emette
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24 agosto 2011 14:10
 
A Firenze un commerciante su tre "dimentica" di emettere lo scontrino fiscale, uno su cinque se si considera tutta la provincia. E' quanto emerge dall'attivita' delle Fiamme Gialle fiorentine dall'inizio del 2011. Sono oltre 4.300 i controlli effettuati in materia di scontrini e ricevute fiscali e 843 i verbali per le irregolarita' contestate. Mediamente nella provincia, quindi, un controllo su cinque ha portato alla contestazione del mancato rilascio del documento fiscale. La media sale se si considera la sola citta' di Firenze, dove i verbali positivi sono risultati uno ogni tre controlli effettuati. Le attivita' economiche dove piu' alto e' risultato il livello di irregolarita' sono riconducibili a: commercianti ambulanti, bar, pizzerie, drogherie e minimarket, ristoranti e trattorie, parrucchieri e barbieri, panetterie, carrozzieri.
La mancata emissione di uno scontrino o l'emissione di una ricevuta con un importo inferiore a quello reale rende possibile l'occultamento al fisco di importi che spesso ammontano a svariate centinaia di euro. Alcuni esercenti sanzionati una prima volta, dopo pochi mesi, sono stati nuovamente verbalizzati per analoghe irregolarita'. In molti casi ci sono dei veri e propri "evasori seriali". La mancata emissione dello scontrino puo' emergere dal riscontro delle operazioni registrate dalla macchinetta del POS per il pagamento elettronico con il registratore di cassa. In questo modo e' stato accertato che un negoziante di S. Lorenzo ha omesso di registrare gli incassi per oltre 270 mila euro negli ultimi tre anni. Alcuni ambulanti segnalano al cliente la rottura del registratore di cassa ma non compilano l'apposito registro dei corrispettivi, mentre alcuni esercenti emettono uno scontrino c.d. "non fiscale", che permette loro di non contabilizzare gli incassi senza attirare l'attenzione del cliente sull'omissione.
Nell'ambito delle varie aree della provincia la percentuale dei controlli irregolari rispetto ai controlli eseguiti varia in modo consistente: Firenze ed hinterland 38 per cento; Mugello 24 per cento; Valdarno - Valdisieve 21 per cento; Empolese - Valdelsa 17 per cento. In alcuni comuni il livello di verbali irregolari, rispetto al numero dei controlli eseguiti, e' piu' elevato rispetto al livello medio provinciale: Palazzuolo sul Senio 54 per cento; Certaldo 40 per cento; Vaglia 36 per cento; San Casciano Val di Pesa 37 per cento; Fiesole 33 per cento; Scarperia 32 per cento; Sesto Fiorentino 31 per cento. Nel capoluogo toscano i controlli sono stati svolti sia nel centro storico (meta di numerosi turisti) che presso i vari mercati che si tengono in tutta la citta'. Poco meno di 1/3 delle verbalizzazioni e' stata effettuata nei confronti di attivita' economiche gestite da cittadini di etnia straniera che operano sia come ambulanti che in negozi di vendita di generi alimentari, rosticcerie, kebab o di generi non alimentari.
Nel resto della provincia i controlli si sono concentrati su agriturismi abusivi che accolgono turisti stranieri che prenotano principalmente tramite siti on-line; ambulanti di sagre, fiere, grandi eventi musicali e sportivi dove l'elevato "giro economico" attira la presenza di numerosi venditori che provengono anche da fuori provincia o regioni. Tra il 2010 e 2011 sono 13 le attivita' sospese (con sede in Firenze, Incisa in Valdarno, Reggello, Borgo San Lorenzo, Campi Bisenzio, Barberino di Mugello, Castelfiorentino, Empoli, Figline Valdarno, Montespertoli) con provvedimento dell'Agenzia dell'Entrate (sei ambulanti, tre ristoranti - trattorie, un bar, due minimarket, un negozio di abbigliamento).
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