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 ITALIA - ITALIA - Xenofobia, per sette lombardi su dieci e' invasione di stranieri
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17 agosto 2009 0:00
 
La Lombardia si sente 'invasa' dagli stranieri. Sette residenti su dieci, infatti, sono convinti che il fenomeno dei flussi migratori sia sempre piu' ingestibile e per questo propongono che l'ingresso in Italia sia vincolato al possesso di un lavoro.
Lo rileva un'indagine condotta dall'istituto 'Demoskopika' che, tra il 10 e il 17 giugno scorso, ha intervistato telefonicamente un campione di 834 persone sottoponendo loro una serie di domande contenute in un questionario.
Dal monitoraggio emerge che, appunto, oltre 5,4 milioni di cittadini lombardi percepiscono un dilagare incontrollato degli immigrati nelle aree urbane. Il 67,4% degli intervistati, infatti, ha ammesso che 'prima il fenomeno era piu' sotto controllo perche' gli stranieri erano pochi, ora invece arrivano a migliaia'.
Il fatto che l'immigrazione dilaghi e' sinonimo, per il campione, di una nuova ondata di criminalita': piu' del 64% degli intervistati, infatti, e' convinto che i due fenomeni vadano di pari passo, anche se solo il 14% si sente effettivamente minacciato dagli immigrati. A infastidire, in particolare, sarebbe l'insistenza di lavavetri e venditori ambulanti. Il 28%, invece, dichiara di aver ricevuto aggressioni e minacce, mentre il 14,6% di aver subito furti di oggetti personali (10,3%) e rapine in casa (4,3%).
Una lettura che spinge il 40% del campione a non vedere di buon occhio nemmeno la concessione del diritto di voto agli immigrati, anche a quelli residenti in Italia da alcuni anni. 'Nonostante la storia dell'immigrazione in Italia inizi ad avere qualche decennio - spiega Raffaele Rio, presidente dell'istituto 'Demoskopika' - i nostri intervistati non sembrano voler prendere atto della presenza di nuovi membri della collettivita', i quali, in quanto stabili, dovrebbero poter contare qualcosa almeno nelle decisioni di voto'.
Anche per quanto riguarda l'accesso in Italia degli stranieri, la Lombardia non ha dubbi: serve l'ingresso 'vincolato'. Per il 47,4%, infatti, l'accesso deve essere consentito solo agli stranieri che hanno voglia di lavorare. Il 38,7% propone invece ingressi modulati solo in base al fabbisogno di manodopera. Solo il 10% degli intervistati, pero', ritiene che gli immigrati sottraggano lavoro agli italiani.
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