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Aggiornamenti dai legali che si occupano delle cause "Argentina" negli USA: nuova condanna della Repubblica Argentina
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8 settembre 2004 0:00
 
Continuano le vittorie dei creditori della Repubblica Argentina nei tribunali americani.
Dopo una prima pronuncia favorevole resa dal tribunale di New York (che sta attualmente vagliando circa trecento domande proposte, singolarmente o cumulativamente da investitori di ogni nazionalita') con una recente sentenza del 31.08.2004 la Corte d'Appello del secondo Distretto ha confermato la sentenza di condanna nei confronti della Repubblica Argentina nel caso della EM Ltd, ribadendo che il pagamento di quanto dovuto sulla base dei bonds in default deve essere effettuato in dollari (nel caso di specie si trattava di bonds denominati in pesos, ma nei quali era prevista con apposita clausola la possibilità di chiedere a determinate condizioni il pagamento in valuta USA).

Nella motivazione, la Corte osserva che se l'Argentina avesse puntualmente onorato il proprio debito, questo avrebbe potuto essere pagato in pesos, con evidente risparmio per la parte debitrice; il mancato pagamento tuttavia ha reso operativa la possibilita' per il creditore EM Ltd di scegliere la valuta, e di evitare quindi i problemi legati alla svalutazione del pesos, optando per i dollari USA.
Trattandosi di bonds per oltre 700 milioni di dollari, la notizia non e' di poco conto.
Quanto all'interesse per gli investitori italiani, che siano in possesso di bonds con giurisdizione americana (la lista completa e' stata pubblicata sul sito all'indirizzo: clicca qui), ad una attenta lettura della sentenza notiamo che tra le questioni appellate dall'Argentina non c'e' quella del SE il pagamento fosse dovuto o meno, ma solo sul COME questo dovesse essere effettuato.
Si tratta quindi di un implicito riconoscimento del fatto che i soldi sono dovuti, riconoscimento che i legali a cio' deputati non mancheranno di far notare anche al Tribunale di New York.
Cio' che appare ovvio all'occhio dei profani non lo e' stato per taluni Giudici italiani che, in alcuni casi, hanno respinto le domande degli investitori accogliendo la teoria dello stato di necessita' della Repubblica Argentina nel dichiarare il default; la stessa questione (stato di necessita') verra' portata a breve all'attenzione della Corte Suprema in Germania, alla quale peraltro i legali degli investitori non mancheranno di far notare il precedente costituito da questa sentenza e dall'implicita accettazione delle parti di essa non assoggettate ad appello.

Per chi volesse, alleghiamo il testo della sentenza.

Allegato: EM APPELLO.pdf

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