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Al neonato la titolarita' del cordone ombelicale? L'attuale scandalo
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Articolo di Donatella Poretti
29 agosto 2007 16:50
 
Luca Marini, vice presidente del Comitato Nazionale di Bioetica (Cnb) fa sapere che "sarebbe auspicabile, in materia di cellule staminali cordonali, l'allineamento delle scelte normative alle prevalenti opinioni scientifiche che attribuiscono al neonato, e non alla madre, la titolarita' del cordone ombelicale".
Una questione che potra' appassionare i bioeticisti, ma che nella pratica e' superata dalle leggi italiane che impediscono l'esercizio della titolarita' sia alla madre che al bambino, limitando di fatto la scelta del destino del cordone: rifiuti biologici o donazione pubblica. L'ordinanza del ministero della Salute che disciplina la conservazione, impedisce infatti la conservazione autologa in Italia, consentendola solo in biobanche all'estero dopo il rilascio di autorizzazione del Centro Nazionale Trapianti.
Ma anche la scelta cosi' limitata e' comunque teorica: neppure il 10% dei punti nascita e' infatti attrezzato per il prelievo del cordone ai fini della donazione. La pratica quotidiana percio' e' quella della titolarita' della spazzatura!
Lascio aperta l'appassionante questione bioetica di stabilire la titolarita' del cordone (se della mamma o del bambino), titolarita' che comunque potra' esercitare la mamma.
Un domani auspico che la mamma possa decidere se donarlo, conservarlo per il figlio o buttarlo. Cio' che non vorrei, invece, e' che sia lo Stato, come avviene oggi, a decidere per entrambi!
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