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Australia. Gli adolescenti fumano piu' la cannabis che il tabacco
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Articolo di Katia Moscano
23 novembre 2005 14:55
 
Quasi il 60% degli australiani e' favorevole all'aumento delle sanzioni penali per la vendita della cannabis, in seguito ad una ricerca che ha rivelato che la maggioranza dei 12-15enni preferisce la marijuana al tabacco.
Nella ricerca federale sono state intervistate 30 mila persone che si sono dette favorevoli a pene piu' severe per i reati connessi alla cannabis, ma anche favorevoli a programmi rieducativi, multe, servizi socialmente utili, o settimane di detenzione.
In Australia, la cannabis e' sotto i riflettori da quando i premiers del Nuovo Galles del Sud, di Victoria e del Queensland hanno espresso la loro preoccupazione sui collegamenti tra la sostanza e le malattie mentali, ammonendo che "non sia piu' considerata una droga leggera".
L'Australian Institute for Health and Welfare rivela che il 4,3% dei 12-15enni ha fumato tabacco nel 2004, il 7% ha provato qualche droga, e il 5,2% la cannabis.
La ricerca ha rivelato che sono diminuiti i consumatori di cannabis (meno 180 mila persone), anche se il consumo degli stupefacenti continua ad essere comune tra gli adolescenti, con il 20% dei 16-17enni e il 30% dei 18-19enni che ha provato la marijuana, lo speed e l'eroina.
Il premier di Victoria, Steve Bracks, ha chiesto al Coroner dello Stato di osservare attentamente le possibili connessioni tra la cannabis e i casi di suicidio. "Stiamo cercando di far capire che non si tratta di una droga innocua. Con i test antidroghe sulle strade abbiamo dimostrato che la cannabis puo' provocare incidenti".
Il premier del Nuovo Galles del Sud Morris Iemma ha sottolineato la pericolosita' della cannabis per la salute mentale, cosi' come quello del Queensland, Peter Beattie, ha detto che i Governi dovrebbero porre l'educazione in cima alla lista delle priorita', anche se la prevenzione e' difficile per quanto riguarda le amfetamine, infatti: "Siamo seduti su una bomba ad orologeria, ed e' difficile fare cambiare l'opinione che i giovani hanno delle amfetamine".
Quasi il 30% degli australiani e' stato attaccato verbalmente o fisicamente da un soggetto alcolizzato, e il 12% da qualcuno sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Anche per Steve Allsop, direttore dell'istituto di ricerche nazionali sulle droghe, c'e' un aumento nel consumo di droghe e alcol, ma ammonisce che condanne piu' severe non ne riducono l'abuso. "Uno dei piu' grandi deterrenti e' quando le persone sanno di essere in qualche modo scoperte. Non sono le pene piu' severe, ma la possibilita' di essere fermati e sottoposti a test antidroghe che diminuiscono i consumi".
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