testata ADUC
Come un 'amarcord' estivo
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Annapaola Laldi
15 luglio 2009 0:00
 
 
Non
trattenete
la rondine caduta.
La paura
di perderla
non
la salvera'.
Lanciatela
in alto.
 
****
 
Rondine
caduta
al primo tentativo
di volo
ti rende
alla vita
la mano protesa
nel gesto
liberatore. (Montagna pistoiese, 25 luglio 1971)
 
****
 
Morire…
…all'alba
di un giorno
d'estate…
…al primo garrire
delle rondini
nel cielo.    (Firenze, estate 1973)
 
****
 
Tieni aperta
la porta
del tuo cuore.
Non ho
che
questo rifugio. (Firenze, autunno 1972)
 
****
 
No, non ho ritrovato un vecchio quaderno. Piuttosto la memoria. Per la precisione, le quattro "cose" (non so come altro chiamarle) che ho riportato qui sopra si sono ripresentate alla mente cosi', in blocco, negli ultimi tempi, dopo un'apnea quasi quarantennale. Dato che per me rappresentano la testimonianza di un'epoca importante della mia vita, mi pare giusto festeggiare il loro ritorno e lo faccio appuntandole in questo spazio. In particolare, le prime due mi riportano a un fatto concreto, con una rondine che si era avvicinata troppo a terra e vi era rimasta prigioniera. Un uomo mi mostro' come la si poteva aiutare a riprendere la via dell'aria. Dopo quell'episodio mi ricapito' un paio di volte un'esperienza del genere e potei ridare il via io stessa a quelle rondini che imprudentemente si erano avvicinate al suolo. Un giorno, poi, capii la valenza simbolica di quegli episodi, e oggi posso dire che la liberazione della rondine (anche e soprattutto umana) e' stata uno dei motivi conduttori della mia vita. Purtroppo non sempre ho intuito a tempo il messaggio, e talora ha prevalso il desiderio di trattenere la rondine con me piu' del dovuto -con quell'esito mortificante e doloroso che ho sperimentato anch'io di persona quando e' toccato a me di essere "rondine caduta" e qualcuno ha pensato di potermi addomesticare. Ma e' una cosa che capita. Nell'umanita' c'e' anche il desiderio di "fare nido" e l'illusione che il nido sia il rifugio piu' sicuro per noi stessi e soprattutto per chi si ama.
A maggior ragione, quindi, mi sembra giusto dire grazie, un grande, enorme, sconfinato grazie a tutte le persone che comprendono l'esigenza della rondine di sfrecciare nell'aria e, pur con rammarico, pur con grande trepidazione, la restituiscono, al momento giusto, alla liberta' del cielo.

P.S. Naturalmente la "rondine" caduta in realtà era un rondone, dato che pare siano soltanto questi ultimi a non riuscire a riprendere il volo se sono planati a terra.

Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS