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Dollari per la lotta morale contro l'Aids? Dal Brasile: no, grazie!
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Articolo di Donatella Poretti
2 maggio 2005 13:34
 
Quaranta milioni di dollari da destinare a programmi per combattere l'Aids offerti dagli Stati Uniti e rispediti al mittente dal Brasile con un cortese: no, grazie!
Il finanziamento Usa comportava infatti, in caso di accettazione, la firma in calce ad un documento in cui si prometteva di condannare la prostituzione.
Alcuni legislatori a Washington stanno gia' esercitando pressioni perche' vengano tagliati i sussidi a chi non appoggia l'impostazione della Casa Bianca nella lotta all'Aids: promozione dell'astinenza sessuale, condanna della prostituzione e opposizione a programmi di scambio di siringhe per i consumatori di droghe per via endovenosa.
"Non possiamo controllare (la malattia) con principi che sono manichei, teologici, fondamentalisti e Shiiti", ha commentato duramente Pedro Cheques, direttore del programma contro l'Aids piu' importante del Brasile e presidente della commissione nazionale che ha preso la decisione di rifiutare i fondi Usa fino a che ci sara' questa richiesta di condanna della prostituzione.
I brasiliani fanno notare, infatti, il disastro che produrrebbe una misura del genere. Quando nei programmi di prevenzione dell'Aids si coinvolgono associazioni di prostitute, sarebbe difficile chiedere loro la proprio autocondanna. La conseguenza sarebbe cosi' quella di non poter piu' lavorare con i gruppi maggiormente a rischio per seguire una politica di impostazione moralistica.
Il 90% del finanziamento complessivo del Brasile nei programmi contro l'Aids proviene dalle sue stesse risorse. Tra il 7 e l'8% dalla Banca Mondiale e il resto da Usa e altri Governi. Sara' cosi' direttamente il Governo Lula ora a doversi fare carico di compensare i fondi persi degli Usa.
Roslyn Matthews, portavoce dell'agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (USAID), ha spiegato che stanno valutando la decisione brasiliana. "Questa e' una situazione in evoluzione. Stiamo per decidere i prossimi passi", ha detto lasciando aperto uno spiraglio di fronte a questo no, che potrebbe politicamente creare dei problemi all'amministrazione Bush. Il Brasile e' infatti sulla lotta all'Aids un modello a livello a mondiale.
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