Sulla fine del mercato tutelato dell’energia, riprendiamo dall’agenzia stampa Ansa questo lancio: "Il Governo Meloni …, si farà comunque carico della tutela dei soggetti vulnerabili garantendo che il passaggio al mercato libero preveda comunque le opportune cautele ed impedisca aumenti delle bollette per le fasce sociali più deboli, così come previsto nei nostri ordini del giorno approvati sia alla Camera che al Senato pochi giorni fa".
Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo, sostenendo che "il passaggio al mercato tutelato è colpa del Pd e del M5S, che hanno determinato questa situazione inserendo l’impegno vincolante della fine di questo mercato come una delle condizioni del Pnrr".
Riportiamo questa dichiarazione per mettere in evidenza due aspetti:
- la tutela delle fasce deboli che il nostro senatore sostiene sia compito e merito e impegno del governo… non è come dice lui, ma lo stabilisce la legge. Che è tale da diversi anni in cui, destra e sinistra, hanno sempre rinviato la fine di questo mercato. La legge stabilisce che ultra 75enni e fasce deboli che oggi già fruiscono degli incentivi, saranno sempre in un mercato tutelato;
- la maggioranza di governo ha approvato la legge che non proroga il mercato tutelato… poteva non farlo e assumersi le responsabilità, ma non lo ha fatto, e oggi scarica lo stato dei fatti sui propri oppositori al solo fine di farsi paladina dei cosiddetti più deboli.
Queste reazioni alla fine del mercato tutelato sono molto istruttive, ché ci aiutano a comprendere il non-rapporto che maggioranza e opposizione hanno col mercato libero e la concorrenza in generale.
E crediamo che siamo solo agli inizi, e non solo per l’energia….
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