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Francia. Indagine: la diffusione della cannabis non e' piu' massiccia
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Articolo di Jonathan Parienté
23 luglio 2009 10:27
 
Destinate a prendere in considerazione qualsiasi forma di dipendenza, le consultations jeunes consommateurs (CJC) sono invece meglio conosciute con il nome di "consultation cannabis". E a ragion veduta, giacche' il 40% dei giovani accolti nei 274 CJC sono consumatori quotidiani di cannabis, secondo i dati emersi dall'Osservatorio francese delle droghe e delle tossicodipendenze (OFDT).
A giugno, OFDT ha fatto il punto sul consumo di droghe in Francia pubblicando la seconda versione del suo rapporto "Droghe, cifre chiave". Il numero dei giovani di 17 anni che ne avevano fatto esperienza, vale a dire che hanno fatto uso di cannabis almeno una volta, e' sceso dal 45,6% a 42,2% tra il 2000 e il 2008, dopo aver toccato un massimo del 50,2% nel 2002. Stessa tendenza per i consumatori regolari, categoria di persone che consumano cannabis piu' di dieci volte al mese. Nel 2000 erano il 10%; nel 2002 il 12,3%, ma nel 2008 solo il 7,3%.
Questi dati provengono dalla quarta indagine Escapad, condotta prevalentemente tra 40.000 giovani di 17 anni che partecipavano alla Giornata d'appello e preparazione alla difesa (JAPD). Secondo Helene Martineau, assistente del direttore di OFDT, l'indagine si basa su una "metodologia robusta", controllata da "statistici dell'Insee" (Istituto di statistica, ndr).

IL MERCATO DELLA CANNABIS S'E' REGOLATO DA SOLO"
Come spiegare il sensibile calo? "Eravamo in forte incremento fino all'inizio degli anni 2000. Poi abbiamo raggiunto un picco tra il 2003 e il 2005. Infine, la diffusione della cannabis -misurata sul numero di persone che l'avevano sperimentata- ha smesso d'essere massiccia. Il mercato della cannabis si e' regolato da solo", analizza la signora Martineau precisando che lo stesso fenomeno e' stato osservato anche in altri Paesi europei.
Le cause della decrescita della diffusione e del consumo regolare sono molteplici. "Esiste un fascio di indici che permettono di spiegare il relativo deflusso", spiega. Tra gli indicatori figurano "la modifica dell'immagine della cannabis, le campagne di sensibilizzazione, la prevenzione e la repressione e, ancora, il calo del consumo di tabacco" concomitante con quello della cannabis.
Che dire delle altre droghe? In base all'importanza dell'offerta, il fenomeno osservato per la cannabis, con l'aumento, il picco e poi la relativa riduzione, non e' generalizzabile agli altri prodotti stupfacenti. In effetti, il minor consumo di cannabis tra i giovani di 17 anni e' stato accompagnato da un aumento della sperimentazione della cocaina, che e' costantemente cresciuta tra il 2000 e il 2008, passando dallo 0,9% al 3,3% tra i giovani di 17 anni.
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