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 GERMANIA - GERMANIA - Germania. Chi spinge e chi frena
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Articolo di Rosa a Marca
25 maggio 2005 20:05
 
Insieme alla notizia della clonazione terapeutica realizzata nella Corea del Sud, la Frankfurter Allgemeine Zeitung del 20 maggio evidenziava l'intenzione del Cancelliere Gerhard Schroeder di dare nuovo impulso alla ricerca biotecnologica. E dopo qualche imbarazzo, fonti governative confermavano effettivamente l'orientamento favorevole ad esperimenti come quelli dei biologi asiatici. Il portavoce Bela Anda ha ricordato che, nel suo messaggio del 17 marzo, il capo del Governo era tornato ad esprimersi su opportunita' e rischi della ricerca con le staminali, affermando di non condividere le resistenze del Parlamento e di essere piu' vicino alla aperture dei liberali: Il portavoce ha pero' precisato che Schroeder ritiene le leggi attuali un punto d'equilibrio tra esigenze scientifiche ed istanze etiche, e che non e' nel programma una modifica delle norme che proibiscono la clonazione terapeutica e l'uso di embrioni a scopo di ricerca. Per ora i ricercatori tedeschi possono lavorare con le cellule staminali embrionali importate dall'estero, tuttavia nel 2007 la normativa potrebbe essere soggetta a revisione.
Stando sempre a voci governative, il cancelliere ha il preciso intendimento di cambiare la biopolitica, e internamente ci si starebbe muovendo in modo che, in caso di vittoria alle elezioni politiche del 2006, il terreno sia gia' pronto per avviare il nuovo corso all'inizio del 2007. Il cancelliere puo' contare sul sostegno di Franz Muentefering, presidente del suo partito (SPD) nonche' capogruppo parlamentare, che in marzo aveva manifestato consenso alla ricerca sulla clonazione. Questa la sua posizione: non e' giusto lasciare che altri, all'estero, facciano esperimenti di cui anche noi un giorno potremo godere i benefici senza neanche "esserci sporcati le mani". Ma le due personalita' politiche dubitano di conquistare fin d'ora la maggioranza parlamentare. I Verdi, cosi' come la ministra per la Ricerca, Edelgard Bulmahn (SPD), si sono limitati a dire che "in questa fase della legislatura non ci potra' essere un mutamento di rotta". A premere su Schroeder e Muentefering c'e' invece il presidente del partito liberale (FDP) Guido Westerwelle, il quale li spinge a mettere in pratica le loro convinzioni. Di fronte all'accelerazione impressa agli studi con le staminali, urge dare ai ricercatori tedeschi la possibilita' di competere con progetti simili a quelli coreani, percio' la FDP vorrebbe costringerli a venire allo scoperto con un disegno di legge. Anche l'Associazione degli industriali (BDI) chiede a Schroeder di muoversi in fretta.
Naturalmente c'e' chi frena. Critico con gli esperimenti sudcoreani e con il Governo il gruppo parlamentare CDU/CSU, in particolare la responsabile della CDU, Maria Boehmer, che accusa il cancelliere di voler fare della Germania "una zona franca dal punto di vista etico", e rimprovera al Governo un atteggiamento ondivago: dice di essere favorevole alla ricerca sulla clonazione, ma poi vota per impedirla. In quanto all'esperimento sudcoreano, la signora Boehmer parla di "produzione e uccisione mirate di embrioni".
Non la pensa cosi' lo studioso di staminali Juergen Hescheler. Commenta sconsolato che i risultati ottenuti in Corea e anche in Gran Bretagna "sono motivo di frustrazione per i ricercatori tedeschi, cui e' negata la possibilita' di progredire in questo campo".
La prossima puntata di questa storia potrebbe essere il 14 giugno a Gottinga, in occasione del conferimento a Schroeder della laurea honoris causa. E' probabile che il cancelliere usi quella tribuna per tornare sull'argomento. Staremo a vedere.
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