
Dal 1 gennaio scorso la social card spetta anche ai cittadini comunitari, ai familiari di cittadini italiani e agli stranieri extracomunitari titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo. Tuttavia
parrebbe che Inps e Poste non ne sappiano nulla ed in effetti, ad oggi, i rispettivi siti ufficiali non sono aggiornati, fornendo quindi informazioni scorrette.
Facciamo allora un po' di chiarezza; questo il testo dell'art. 1, comma 216 (sic!) della legge di stabilita' (legge n. 147 del 27 dicembre 2013), in attuazione della Direttiva UE 2003/109/CE che prevede parita' di trattamento fra cittadini di uno Stato membro e soggiornanti di lungo periodo in tema di prestazioni sociali:
“216. All'articolo 81, comma 32, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,
le parole: «di cittadinanza italiana» sono sostituite dalle seguenti: «cittadini italiani o di Stati membri dell'Unione europea ovvero familiari di cittadini italiani o di Stati membri dell'Unione europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero stranieri in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo,». [...]”
Dal 1 gennaio 2014, dunque, la social card puo' essere richiesta quindi non solo dai cittadini italiani, ma anche:
dai cittadini comunitari titolari del diritto di soggiorno;
dai familiari di cittadini italiani titolari del diritto di soggiorno;
dai familiari di cittadini comunitari titolari del diritto di soggiorno;
dagli stranieri titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo
che abbiano compiuto i 65 anni o abbiano una eta' inferiore ai tre anni e
soddisfino i seguenti requisiti:
- i redditi propri, inclusi trattamenti pensionistici e assistenziali, siano inferiori a 6.781,76 euro l'anno (in caso di eta' pari o superiore a 70 anni occorre che i redditi siano inferiori a 9.042,34 euro l'anno);
- L'ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) sia inferiore a 6.781,76 euro;
- ne' il richiedente ne' il coniuge siano:
- intestatari di più di una utenza elettrica domestica;
- intestatari di utenze elettriche non domestiche;
- intestatari di più di una utenza del gas;
- proprietari di più di un autoveicolo;
- proprietari, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile ad uso abitativo;
- proprietari, con una quota superiore o uguale al 10%, di immobili non ad uso abitativo o di categoria catastale C7;
- titolari di un patrimonio mobiliare, come rilevato nella dichiarazione ISEE, superiore a 15.000 euro;
- non fruisca di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni in quanto ricoverato in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di pena.
La social card deve essere richiesta presso gli uffici postali utilizzando questa modulistica:
Qui il
modulo da compilare per gli
ultrasessantacinquenni
Qui la
guida alla compilazione per gli ultrasessantacinquenni
Qui il
modulo da compilare per i
bambini di eta' inferiore a tre anni
Qui la
guida alla compilazione per i bambini di eta' inferiore a tre anni
L’Ufficio postale trasmette la domanda all'Inps che verifica la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge e autorizza le Poste al rilascio della carta sulla quale verranno accreditati bimestralmente 40 euro mensili (accrediti di 80 euro) a partire dal bimestre di presentazione della richiesta,
utilizzabili per acquisti di generi alimentari e per il pagamento delle bollette energetiche e per la fornitura di gas da privati.
In caso di mancata accettazione della domanda, INPS invierà opportuna comunicazione ai richiedenti. Nella lettera di reiezione saranno indicate le motivazioni dell’esito negativo.