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Messico. Nuevo Laredo. Punto nevralgico per il traffico di stupefacenti, in crescita gli episodi di violenza
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Articolo di a cura di Katia Moscano
24 maggio 2005 18:34
 
Si combatte una guerra spietata e violenta nella citta' messicana di Nuevo Laredo. Houston e Miami erano le capitali nel passato, ora e' questo il centro del traffico degli stupefacenti, e le organizzazioni criminali sono disposte a tutto per riuscire ad averne il controllo.
Il New York Times ha condotto un'inchiesta partendo dall'assassinio, lo scorso mese di aprile, della giornalista Guadalupe Garcia.
Ne riportiamo alcuni stralci.
Non erano nascoste le minacce di morte contro Guadalupe, giornalista di cronaca nera di Nuevo Laredo, citta' di confine con il Texas.
"Tu sei la prossima, Lupita -ha detto la voce che si e' intromessa nel sistema di comunicazione delle forze di polizia- stiamo venendo da te". E arrivarono la mattina del 5 aprile.
Un giovane uomo, con uno zaino e un fucile semiautomatico le tese un agguato. La giornalista aveva appena terminato il suo programma di notizie alla stazione radio "Estereo 91" quando fu colpita, piu' volte, in una via affollata e in pieno giorno.
La Garcia, conosciuta per le sue provocatorie inchieste, riportando nomi e cognomi di spacciatori e capi bande, e' deceduta dopo 11 giorni di terapia intensiva.
C'e' una guerra tra le piu' spietate organizzazioni criminali per il controllo della citta', ed episodi di sangue sono all'ordine del giorno.
Questa violenza si sta abbattendo su tutta la parte settentrionale del Messico. In una settimana, riporta il quotidiano El Universal piu' di 30 persone sono state uccise, portando a 504 il totale dei morti dall'inizio dell'anno.
Tra le vittime un parlamentare di Sinaloa e il capo della polizia di Rosarito Beach. Entrambi caduti sotto una pioggia di proiettili, il marchio delle nuove organizzazioni, piu' piccole e piu' difficilmente individuabili rispetto ai vecchi cartelli.
A Nuevo Laredo, nei primi cinque mesi dell'anno, 55 persone sono state uccise, comparate alle 68 del 2004. Numeri sottostimati per il terrore di alcuni a denunciare i crimini.
Pochi giorni dopo l'omicidio della Garcia, uomini mascherati hanno attaccato una camionetta della polizia in una delle strade principali della citta' e nessun militare, fortunatamente, e' rimasto ucciso. Diversa sorte per Juan Antonio Santos, commissario di polizia colpito a morte proprio vicino alla sua abitazione, cosi' come il suo collega Sergio Montes.
Ci sono frequentemente inseguimenti e sparatorie sul ponte che collega Nuevo Laredo a Laredo, in Texas. Trenta cittadini statunitensi sono stati rapiti e uccisi lo scorso anno, e la FBI sospetta che questi gruppi criminali siano i mandanti anche di alcuni omicidi avvenuti a Dallas.
Carlos Lauria, del comitato per la protezione dei giornalisti (con sede a New York) ha comparato l'impunita' dei criminali al "cancro terminale". "Finche' il Governo messicano non mostrera' buone intenzioni per punire questi crimini, continueranno ad accadere", ha dichiarato.
Dopo l'uccisione e la scomparsa di quattro giornalisti in tutto il Paese, i giornali hanno sospeso le loro attivita' investigative. "Se il Governo messicano e quello statunitense non possono combattere i trafficanti, cosa possiamo fare noi?-ha dichiarato Ramon Cantu' Deandar, editore del quotidiano El Manana. E' un giro d'affari di miliardi di dollari. Le nostre inchieste non lo fermano, ma possono condurci alla morte".
La stampa internazionale e le organizzazioni per i diritti civili rivelano che e' il Messico il luogo dove e' piu' rischiosa la professione giornalistica, superando la Colombia, e anche il dipartimento di Stato Usa avverte i propri cittadini che in Messico la sicurezza sociale sta peggiorando.
Il Governo del presidente Vincente Fox ha promesso che vincera' la guerra contro i trafficanti.
Subito dopo l'omicidio Garcia, le autorita' federali messicane hanno iniziato una severa indagine, ma dopo alcune settimane non c'e' stato alcun arresto e sono in molti a credere che mai ci sara'.
Gli Stati Uniti hanno raggiunto alcuni risultati, arrestando dei baroni delle droghe, ma si e' ancora lontani dall'infliggere alle organizzazioni il colpo di grazia.
I controlli alle frontiere sono aumentati dopo l'11 settembre 2001, rendendo piu' difficili i traffici. Sono rimaste poche rotte per le droghe, e Nuevo Laredo e' rimasta una delle migliori.
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