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Overshooting 2: la vendetta!
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Articolo di Alessandro Pedone
7 ottobre 2009 18:05
 

Il 10 marzo, nel momento più cupo della scorsa crisi finanziaria, scrivevo su queste colonne un articolo contenente il seguente passaggio:
"Si potrebbe pensare che sia allora giunto il momento di acquistare azioni. Ho già detto in premessa che la mia opinione è negativa e la ragione è sostanzialmente il rischio che in finanza prende il nome di overshooting. Con questo termine si indica la tendenza del mercato a reagire eccessivamente alle notizie facendo muovere i prezzi ben oltre il livello giustificabile rispetto ad una "corretta" valutazione delle notizia. Questo fenomeno è ormai noto ed in queste fasi di mercato è senza alcun dubbio dominante. Le valutazioni attuali del mercato azionario sono, come ho cercato brevemente di spiegare, molto convenienti ma la finanza – purtroppo – è governata più spesso dall'emotività che non dalla razionalità. Se vi fosse razionalità non si creerebbero gli eccessi. Molto spesso agli eccessi da una parte si reagisce con eccessi opposti.
Per questa ragione, sebbene i prezzi dei mercati azionari siano allettanti in una prospettiva di medio termine, ritengo molto più sensato attendere che il fenomeno dell'
overshooting si attenui e che la volatilità del mercato azionario torni ad essere ragionevole (almeno vicino alla media storica) per poter iniziare a comprare azioni con quote significative del portafoglio".

A sette mesi di distanza possiamo dire che stiamo osservando sui mercati (azionari, in particolare) come "agli eccessi da una parte si reagisce con eccessi opposti". I mercati azionari sono saliti del 50% in pochi mesi. E' evidente che non vi è alcuna logica in questo movimento se non quella di una reazione uguale e contraria ad un precedente eccesso.
Uno dei rischi maggiori per gli investitori non professionisti è quella di cadere vittima dell'euforia o dei venditori di prodotti finanziari che iniziano a sbandierare rendimenti.
Questo fondo ha reso nell'ultimo anno il 20%, questo il 25%... ecc. ecc.
Investire nei mercati azionari dopo che sono cresciuti del 50% in pochi mesi è qualcosa di particolarmente rischioso e deve essere valutato con molta attenzione.
Purtroppo nel settore obbligazionario le cose non vanno molto meglio.
Ci sono ancora molti rischi e pochi rendimenti. Si tratta di una fase particolarmente difficile.
Paradossalmente siamo in una fase più difficile di sei mesi fa. Nella fase post-lehman i rischi erano ben chiari a tutti, ma i mercati erano pieni di opportunità. Oggi quasi tutti i rischi sono ancora presenti sul mercato, ma è largamente attenuata la percezione del rischio e sono quasi del tutto sparite le opportunità.

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