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Polizze Fineco Vita: con quale coraggio si vendono prodotti del genere?
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Articolo di Giuseppe D'Orta
10 maggio 2005 0:00
 
Piu' vedo simili prodotti, piu' comprendo come non sarei mai riuscito a fare il promotore finanziario. Io mi vergognerei anche solo ad uscire di casa, mentre i venditori riescono a proporli come affaroni da non perdere.
Per vendere i prodotti strutturati occorrono tre tipi di persone:
- Del tutto ignoranti in materia finanziaria
- Che abbiano in testa solo le provvigioni da succhiare al cliente
- Un misto delle due precedenti
La polizza Fineco Index Vita Inflation & Fund (che nomi altisonanti... ma fanno il loro effetto sul pubblico) ha scadenza sei anni e per ciascuno dei primi cinque eroga il il 76% dell'inflazione. E gia' qui si comprende come sottoscrivendola si possano solo perdere soldi rispetto ad impieghi analoghi: le normalissime obbligazioni legate all'inflazione, infatti, hanno un rendimento che prevede una maggiorazione (spread), e non certo una riduzione del 24%, rispetto all'inflazione. Spread che arriva anche al 2%.
Il rendimento del sesto anno, invece, e' pari al 50% della media semestrale delle performance di un paniere di cinque fondi. Fondi Fineco, guarda la combinazione. Ci si carica, quindi, anche delle commissioni di tali fondi. Il meccanismo della media, poi, serve apposta a stroncare qualsiasi concreta possibilita' di guadagnare decentemente. Possiamo essere certi, quindi, che l'ultima "cedola" sarà risibile, quasi certamente nulla.
Il caricamento implicito e' del 6.40%, e a niente serve la storiella del "portando a scadenza il prodotto i costi si recuperano": se qualcuno davvero crede che i prodotti siano gratis, peggio per lui. Anche 10 euro di spese per l'emissione... non ci facciamo mancare mai niente. Queste micro-spese servono per illudere qualcuno (e sono tanti) facendogli credere che le spese siano solo quelle, visto che il capitale a scadenza e' garantito. Un caricamento del 6,40% vuol dire oltre 1% all'anno per una struttura che si sa gia' in partenza non rendera' niente rispetto a cio' che si puo' ottenere con altri strumenti di larga diffusione, vedasi i BTPi o gli analoghi titoli francesi o greci. La restituzione del capitale, inoltre, non dipende da Fineco Vita ma dall'emittente del titolo che e' sottostante la polizza, Bear Stearns. Quanti dei possessori di polizze strutturate sanno che il loro debitore non e' la compagnia, ma un'altra società?
Se ci si azzarda a riscattare in anticipo la polizza, poi, non ne parliamo
: nessuna garanzia del capitale, ovviamente, ed anzi quasi certezza di subire perdite.
Vantaggi: impignorabili, insequestrabili, escluse dall'asse ereditario. Ma quanti hanno realmente bisogno di simili vantaggi? Anche qui si creano illusioni sotto forma di inutili privilegi.
Mi rivolgo agli investitori: se volete fare beneficenza, rivolgete le vostre attenzioni nei confronti dei tanti che hanno bisogno. Non vedo perche' dobbiate regalare soldi a Fineco Vita (ma vale anche per altre societa') ed ai suoi venditori (sfido chiunque a definire in altra maniera chi vende simili prodotti) che certamente appartengono ad una delle tre categorie da me indicate.
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