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Religioni e scuola. Chi semina vento raccoglie tempesta. ‘Zitto e mosca’!
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24 maggio 2024 12:10
 

Dopo la preghiera di venerdì scorso all'Università torinese di Palazzo Nuovo, che ha suscitato molte polemiche, l'imam Brahim Baya è oggi nell'altro ateneo torinese, il Politecnico. E' lo stesso Imam ad annunciarlo, invitando alla "preghiera al Politecnico di Torino occupato dagli studenti". (ANSA).

E’ evidente che si tratta di un ramo della propaganda di Hamas per la distruzione dello Stato di Israele e degli ebrei, con accampamenti e manifestazioni in diverse università italiane e non solo. Una guerra di religione che - come non potrebbe essere altrimenti - non va molto per il sottile.

La nostra democrazia deve accettare o meno anche questa forma di espressione e di lotta? E’ evidente che va accettata, altrimenti negheremmo i nostri ordinamenti. Quelli che prevedono libertà di espressione per tutte le confessioni… pur se con un canale privilegiato per quella cattolica (art.7 Costituzione, Patti Lateranensi), che, tra l’altro, si manifesta con  il crocifisso nelle scuole e negli edifici pubblici e la presenza di rappresentanti dello Stato del Vaticano nelle cerimonie dello Stato italiano.

Questo va ricordato a chi si potrebbe legalmente turbare per i salmi del Corano recitati nei corridoi universitari torinesi: è la fotografia della nostra normativa dopo che abbiamo cancellato che la religione cattolica fosse quella di Stato.

Dal nostro punto di vista, chi semina vento raccoglie tempesta. “Ti piace il crocifisso imposto e la libertà di espressione religiosa”? Ora ti becchi anche Maometto. “Zitto e mosca”.

In Francia una cosa del genere sarebbe inimmaginabile… ma non siamo il Paese di Voltaire, Montesquieu, Diderot. Amati anche in Italia, ma dopo la sfilza di papi e santi vaticani, con l’eccezione di qualcuno che, manifestato qualche dubbio, veniva bruciato vivo.


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