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 SPAGNA - SPAGNA - Spagna. Riforma della legge sulla fecondazione assistita, eliminato il vincolo dei tre ovuli
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Articolo di Donatella Poretti
18 settembre 2003 20:10
 
Il ministero della Sanita' e Consumo ha modificato il testo del progetto di legge con cui viene aggiornata la legge sulla riproduzione medicalmente assistita, per rendere piu' chiare le garanzie di efficacia delle tecniche di riproduzione assistita.
Il progetto, presentato dal Governo lo scorso mese di luglio, e che apre le porte alla ricerca a fini terapeutici con le cellule staminali di origine embrionale, aveva infatti scatenato una serie di reazioni critiche di esperti e di associazioni di pazienti ritenendo che i limiti alla fecondazione introdotti avrebbero ridotto il tasso di gravidanze nelle coppie sterili, e quindi di riuscita di queste tecniche.
Nel primo testo approvato dal Consiglio dei ministri c'era scritto: "si feconderanno un massimo di tre ovociti perche' vengano trasferiti ad una donna nello stesso ciclo. Eccezionalmente, quando dopo successivi fallimenti di realizzare la gravidanza, esistano difficolta' ulteriori che riducano la probabilita' di annidamento e gravidanza, e che siano dimostrabili scientificamente, si potra' fecondare un numero superiore di ovociti sempre che questi possano rientrare in un progetto riproduttivo della coppia". Ma il testo pubblicato nel "Bollettino Ufficiale" del parlamento spagnolo lo scorso 20 agosto e' diverso: "si feconderanno un massimo di tre ovociti che potranno essere trasferiti alla donna nello stesso ciclo, salvo nei casi in cui cio' venga impedito dalla patologia dei progenitori. Le tipologie fisiopatologiche di questi casi, in cui sara' permesso fecondare un numero maggiore di ovociti, sempre che questi possano rientrare in un progetto riproduttivo della coppia, saranno specificati in un protocollo elaborato dal Ministero della Sanita' e Consumo con la consulenza e un rapporto preventivo della Commissione Nazionale per la Riproduzione Umana Assistita".
Datata 1 agosto era del resto una lettera di Ana Sanchez, direttrice generale della Coesione del Sistema Nazionale di Salute (Sns), inviata alla Commissione Nazionale per la Riproduzione Assistita che iniziava cosi': "il testo definitivo e' cambiato". E poi aggiungeva che la modifica cercava di "rendere piu' esplicito come cio' che si cerca di evitare, nella misura in cui sia possibile e adattandosi alle circostanze della coppia, e' che si possano accumulare preembrioni crioconservati". E poi aggiungeva: "In nessun momento si pretende di mettere in pericolo l'efficacia delle tecniche. Saranno gli esperti che inseriranno nei protocolli il numero degli ovociti fecondati necessari per mantenere l'efficacia cercando di minimizzare il numero degli embrioni sovrannumerari".

Il primo dibattito sulla Legge in Parlamento dovrebbe avvenire il prossimo 25 settembre. Il gruppo socialista -che aveva promesso battaglia sul punto del limite dei tre ovuli, giudicandolo troppo ristrettivo- ha chiesto che vengano ascoltati in Commissione Sanita' una ventina di esperti in riproduzione medicalmente assistita prima che scadano i tempi per presentare gli emendamenti "dato l'interesse sociale ed economico del Progetto di Legge e la necessita' che la Commissione prenda conoscenza dei criteri e delle alternative che possono venire offerte dai settori colpiti". Tra le richieste di audizioni ci sono quelle dei presidenti della Societa' Internazionale di Bioetica, Marcelo Palacios, della Societa' Spagnola di Ostetricia e Ginecologia, José Manuel Bajo Arenas, della Societa' Spagnola di Andrologia, José Luis Ballesca' e dell'Associazione Spagnola di Biologi della Riproduzione, Anna Veiga; ma anche dello scienziato Bernat Soria, di Santiago Dexeus, direttore dell'Istituto Dexeus e della presidentessa dell'associazione Genera di pazienti con problemi di fertilita', Diana Guerra.
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