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Il tesoretto e il buon padre di famiglia
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Articolo di Domenico Murrone
1 settembre 2007 0:00
 
I tassi di interesse crescono. Le famiglie non riescono a pagare le rate del mutuo. Aumentano i pignoramenti e la vendita all'asta degli immobili.
In questi mesi i titoli dei giornali descrivono col loro stile le difficolta' di chi ha acquistato casa con un mutuo a tasso variabile. L'allarme e' giustificato, passare da una rata di 800 euro ad una di 1.000 non e' indifferente per chi ha redditi medio-bassi. Certo, se invece di seguire i consigli che danno le banche, si fosse stipulato un mutuo a tasso fisso. ma questa e' un'altra storia!
Infatti, non e' di questo che vogliamo parlare, ma dei differenti comportamenti, e percezioni, che si hanno a seconda che si tratti di debito "privato" o di debito pubblico.

Il buon padre di famiglia "privato". Il "buon padre di famiglia" e' giustamente preoccupato quando i tassi aumentano, i 100 o 200 euro in meno a fine mese "si sentono". In questa situazione, cosa farebbe il "buon padre di famiglia" se vincesse al superenalotto, ricevesse un'eredita' o la liquidazione? Correrebbe in banca a chiedere l'estinzione anticipata (totale o parziale) del finanziamento ricevuto. In questo modo, i soldi non pagati a titolo di interesse, potrebbero essere destinati ad altri consumi o investimenti.

Il buon padre di famiglia pubblico. Come agisce, invece, il "buon padre di famiglia" pubblico, cioe' l'insieme del corpo politico nazionale. Anche lui e' costretto a fare i conti con l'aumento degli interessi sul debito pubblico, ha pero' avuto una vincita: il Governo aveva previsto di incassare per tasse e imposte (Irpef, Iva, ecc.) un tot di euro, invece ha incassato di piu'. Le cifre sono ballerine, ma si tratta di un surplus di miliardi di euro, ormai ribattezzato tesoretto.

Il tesoretto, dove lo metto? Le ipotesi che circolano sulla destinazione del tesoretto sono le piu' diverse, molte di queste tese ad aumentare le spese. Non sarebbe questo il problema, se per esempio si decidesse di fare interventi mirati, per esempio, destinando 4-5 miliardi di euro per aumentare del 25/30% gli investimenti in ricerca scientifica, e non le poche decine di milioni dell'ultima finanziaria [1].
Di riduzione del debito pubblico, guai a parlarne. A differenza del "padre di famiglia" privato, quello pubblico non estinguera' una parte del debito, mossa ancor piu' opportuna in questa fase di tassi al rialzo. Cosi' e' probabile che il tesoretto (la vincita) venga disperso in mille rivoli.
I contrari alla destinazione del tesoretto alla riduzione del debito, hanno ottime intenzioni: bisogna pensare agli ultimi, c'e' gente che non arriva a fine mese. Quindi, chi se ne frega di abbassare il rapporto debito/pil .
Altre motivazioni sono prettamente elettorali
: non appoggiare la proposta di aumentare pensioni e stipendi, dichiararsi contrario al rifinanziamento pubblico di Alitalia, dire che sono inutili tanti incentivi alle imprese, potrebbe compromettere la prossima elezione.
Il ragionamento del "buon" padre di famiglia pubblico somiglia a quel babbo super indebitato che compra la macchina di lusso, che aumenta le paghette ai figli per tenerli buoni, che regala la pelliccia alla moglie perche' perdoni le sue inettitudini.

Il buon padre di famiglia pubblico e' meno saggio di quello privato, perche' decide sui soldi della collettivita'. Prima o poi, la scelleratezza del padre di famiglia pubblico si ripercuotera' sul portafoglio, sulla liberta' e sui diritti di tutti. E' per questo che i singoli individui dovrebbero dire al padre di famiglia: togliti i debiti, togliamoci i debiti.

[1]: clicca qui
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