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 USA - USA - Usa. 9 agosto 2004 versus 9 agosto 2001: Kerry versus Bush
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Articolo di Donatella Poretti
19 agosto 2004 18:24
 
"Oggi e' un triste anniversario", ma "la nostra attenzione non si concentra su cio' che e' avvenuto tre anni fa ma su cio' che puo' succedere a milioni di statunitensi con malattie che un giorno potranno essere curate o alleviate con terapie a base di cellule staminali". Cosi' il 9 agosto John Edwards nel presentare il programma del Partito Democratico e di John Kerry per la ricerca scientifica con le staminali e per mettere fine alle restrizioni messe dalla Casa Bianca nel 2001 da George W. Bush.
No alla clonazione umana riproduttiva ma sostegno a quella terapeutica: "se esiste l'opportunita' di progredire e curare le malattie, e se abbiamo grossi progressi medici che possono migliorare milioni di vite, che cosa e' che ci frena?". Non si puo' voltare la testa da un'altra parte quando c'e' gente che soffre, occorre fare tutti gli sforzi per dare una opportunita' alla scienza perche' i ricercatori Usa possano contare sui finanziamenti necessari e riprendere la leadership davanti alle altre nazioni industrializzate. Tradotto in soldoni l'impegno dei democratici e' quello di aumentare i fondi destinati a questo tipo di ricerche dagli attuali 25 milioni di dollari a 100 milioni.
"In questo Paese abbiamo sacrificato la scienza in nome di una ideologia [.] e per questo dobbiamo eliminare immediatamente la proibizione in merito alla ricerca con le cellule staminali", aveva detto qualche giorno prima Kerry in un suo discorso radiofonico. "In questo stesso momento, alcune cure e trattamenti piu' innovatrici sarebbero alla nostra portata, pero' a causa della proibizione sulle cellule staminali, queste cure continuano a essere fuori della nostra portata".
"Il prossimo gennaio, quando John Edwards ed io presteremo giuramento, creeremo un nuovo anniversario, uno che sara' motivo di festeggiamenti". Cosi' Kerry ha preannunciato: "leveremo il divieto di fare ricerche con queste cellule staminali". "Dobbiamo ascoltare i nostri scienziati e difendere la scienza. Andiamo a dire di si' alla conoscenza, si' alle scoperte e si' ad una nuova era di speranza per tutti gli americani".
Secondo Kerry piu' di 100 milioni di statunitensi soffrono di malattie che potrebbero essere curate con terapie a base di cellule staminali embrionali e, ogni giorno di non-azione del Governo oltre 3.000 persone negli Usa muoiono per malattie che potrebbero trovare cure con queste ricerche.

A difesa della scelta di Bush di finanziare con fondi federali solo le ricerche con le 78 linee di staminali embrionali create entro il 9 agosto 2001 e' arrivata la presa di posizione di Laura Bush: siamo davanti ad una questione etica e morale che "non si puo' prendere alla leggera". "Spero che la ricerca con le cellule staminali faciliti trattamenti e cure", ha spiegato la Bush nel corso di un suo intervento alla Societa' dei Medici della Pensilvania. "Comunque sappiamo che la ricerca con le cellule staminali embrionali e' al momento ancora preliminare. L'ipotesi che permettera' di curare l'Alzheimer non e' sicura e non e' giusto dare delle speranze a coloro che stanno vedendo come una delle loro persone amate soffre la malattia".
Ma Laura e George Bush sono stati intervistati sulla CNN da Larry King e la domanda sulle staminali e' toccata proprio alla First Lady. "Non vi e' un bando sulla ricerca con le cellule staminali. Si fa tutto un gran parlare di questo sulla stampa., il fatto e' che il presidente e' l'unica persona che abbia autorizzato la ricerca sulle staminali embrionali, mentre in molti Paesi vi e' il bando assoluto per questo tipo di ricerca".

Il riferimento all'Alzheimer era ovviamente voluto e rivolto alla famiglia di Ronald Reagan, morto lo scorso 5 giugno. Sia la moglie Nancy Reagan che un figlio Ron Reagan hanno infatti deciso di spendersi personalmente nella campagna a favore della ricerca con le staminali embrionali. Una campagna che si incrocia con quella per la corsa alla Casa Bianca di novembre. E se Ron e' perfino andato alla Convention democratica di Boston a chiedere un voto per la ricerca, e quindi un voto contro Bush, Nancy ha confermato il suo voto all'attuale presidente, decidendo cosi' di proseguire la sua battaglia all'interno dei repubblicani.
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