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 USA - USA - Usa. Il nuovo libro bianco del comitato presidenziale culla il sonno delle coscienze
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Articolo di Cinzia Colosimo
25 maggio 2005 20:21
 
Il comitato presidenziale di bioetica ha pubblicato un nuovo dossier per la ricerca sulle cellule staminali e sulle eventuali fonti alternative all'embrione umano.
Il lungo documento, presentato al presidente Bush, offre quattro soluzioni al problema posto dai cosiddetti 'difensori della vita': il problema dell'utilizzo, e quindi distruzione, dell'embrione umano. Le quattro soluzioni nascono, secondo le parole del presidente del comitato Leon Kass, dalla necessita' morale di garantire l'embrione, considerato vita umana dalla maggior parte dei cittadini statunitensi. I membri del consiglio sostengono all'unanimita' che il dibattito su queste possibilita' non debba escludere il piu' ampio dilemma sulla liceita' o meno delle nuove frontiere della biomedicina: il loro compito e' proporre ma anche lanciare nuove sfide di riflessione.
La prima soluzione, nota con il nome di Landry-Zucker, riguarda la possibilita' di derivare cellule staminali da embrioni morti, cercando di mantenere le capacita' di sviluppo delle cellule stesse. Si tratta di un compromesso 'morale' ma non tecnico: si considera in questo caso l'embrione come un qualsiasi cadavere al quale e' possibile estrarre gli organi.
Le staminali potrebbero essere ottenute anche tramite biopsie non invasive, ma si tratta di tecniche estremamente delicate. Si utilizzerebbe in questo caso la stessa procedura messa in atto per le diagnosi pre-impianto, ma molti scienziati sostengono che sia troppo rischioso in proporzione ai possibili risultati. In questi primi due casi si ricorrerebbe agli embrioni soprannumerari inutilizzati, che al momento negli Usa ammontano a circa 400.000.
Una terza proposta viene dai biologi piu' sofisticati: le staminali potrebbero essere derivate da embrioni 'artificiali', ossia artifici frutto dell'ingegneria. Si tratterebbe di sistemi cellulari che presentano caratteristiche equivalenti a quelle dell'embrione ma ai quali e' stata privata la capacita' di embriogenesi, cioe' di crescere. L'ultima soluzione esamina la possibilita' di riprogrammare le cellule somatiche adulte per farle tornare allo stadio pluripotente; questa soluzione si presenta pero' come la piu' complessa e meno realizzabile.
In ogni caso, gli standard scientifici che verranno utilizzati, dovranno riguardare solo le capacita' di riproduzione delle staminali estratte e non la loro origine: che provengano da un embrione morto o da qualsiasi altra fonte, devono rappresentare un'alternativa valida alle staminali embrionali.
Sono giorni movimentati questi per gli Usa. Il Parlamento decide di ignorare le posizioni fortemente cattoliche del presidente Bush, che non perde occasione per dimostrarsi il 'moralizzatore di Stato'. Il comitato presidenziale di bioetica appare stretto fra la necessita' di dare il contentino al presidente e ai pro-life, con soluzioni decisamente futuristiche e il timore di dire apertamente che c'e' bisogno di fare ricerca sugli embrioni. Ma non c'e' da stupirsi. Leon Kass, nel suo libro "Vita, Liberta' e difesa della Dignita'" descrive gli scienziati sostenitori dell'ingegneria genetica sulla linea germinale come "maniaci della salute", in una societa' dove "omogeneizzazione, mediocrita', sottomissione, appagamento da droghe, degrado del senso estetico, anime senza amore e senza desideri sono gli inevitabili risultati del rendere l'essenza della natura umana l'ultimo progetto della padronanza tecnica. Nel suo momento di trionfo, l'uomo prometeico si trasformera' in un bovino compiacente".
Cos'e' questa essenza umana? Un'idea trascendente che diventa tangibile nel momento in cui ovulo e spermatozoo si uniscono? Un'anima che ci viene data da Dio? Come si puo' attribuire tale valore morale ad un'entita' che di fatto non e' esperibile se non nel caso dell'individuo che la scopre in se'? Kass sostiene che l'essenza umana non ha distinzioni di spazio ne' di tempo, ed e' per questo che estrarre cellule staminali da embrioni 'artificiali' risulta moralmente accettabile. Ma di fatto la biologia moderna ci offre continuamente esempi di embrioni artificiali che si sono sviluppati fino alla nascita: il trasferimento nucleare somatico e' la prova che la riproduzione puo' avvenire anche in assenza di entrambi i gameti, e con l'utilizzo di cellule somatiche. Perche' non accettare questa evidenza anche dal punto di vista morale? Non e' giunto forse il momento di rivalutare cosa intendiamo per persona?
Quando la risposta politica a questa domanda si presentera' chiara, forse sara' piu' accettabile parlare di fonti alternative: al momento sembrano le uniche fonti possibili, dal momento che l'opzione embrione e' strettamente riservata a quella sfera di investimento privata cosi' poco adeguata alle esigenze.

Il libro bianco e' consultabile sul sito Internet: clicca qui
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