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 USA - USA - Usa. Utah. I mormoni e la ricerca con le staminali embrionali
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Articolo di Peggy Fletcher Stack (*)
16 agosto 2007 14:20
 
Per la maggioranza delle persone di fede, l'uso di cellule staminali embrionali e' questione filosofica: in quale momento una cellula diventa un essere umano?
La risposta piu' comune e': al momento della concezione, quando l'ovocita incontra lo sperma.
Ma per i mormoni la risposta e' differente, cosi' come e' diversa la loro concezione del corpo e dell'anima, lasciando aperta la porta alla ricerca con le staminali embrionali, senza timori di violazioni etiche. Lo ha spiegato Rick Jepson durante un forum indipendente di mormoni riunitosi la scorsa settimana a Salt Lake City.
Jepson, che lavora con i pazienti con problemi ai reni, ha iniziato il suo intervento parlando della biologia del corpo umano e del suo sviluppo. Dopo la fertilizzazione dell'ovocita, la cellula inizia a duplicarsi ripetutamente. Durante i primi sei-sette giorni, queste cellule non si differenziano e possono cosi' formare qualsiasi organo o tessuto.
Ma questo ammasso di cellule e' o no un essere umano? Secondo Jepson, la risposta e' no.
Solo dopo due settimane, queste cellule cominciano a differenziarsi e cominciano a dare forma ad un individuo. "Questo e' il primo momento in cui si puo' dire che si tratta di una vita umana", ha detto Jepson, facendosi forte anche della posizione ufficiale della Chiesa dei mormoni.
Per i mormoni, le anime di ogni singolo individuo esistono prima che la vita nasca e dopo la sua morte. Sono esseri non creati ed eterni. Brigham Young sostiene addirittura che la vita abbia inizio quando una madre sente il feto muoversi in pancia. Quei feti che muoiono prima di nascere non producono la morte dell'anima, che puo' rientrare nella pancia di una donna per un secondo tentativo. Uno dei leader dei mormoni, J. Reuben Clark, sostiene che lo spirito non entra nel corpo se non al momento della nascita, anche se tiene d'occhio lo sviluppo del feto.
Da parte sua, la Church of Jesus Christ of Latter-day Saints non ha preso posizione sull'inizio della vita e sulle cellule staminali. Secondo un sondaggio del 2001, il 62 per cento dei cittadini dello Utah (tra cui il 56 per cento dei mormoni ed il 47 per cento dei conservatori) e' favorevole alla ricerca.
Il senatore repubblicano Orrin Hatch, anch'egli mormone, e' favorevole alla ricerca con le staminali embrionali, cosi' come l'altro senatore dello Utah, Bob Bennett, ed il deputato democratico Jim Matheson.
"Questo coro di mormoni pro-ricerca" potrebbe spingere altri conservatori cristiani a sostenere la ricerca con le staminali embrionali, ha detto Michael Goldsmith, docente di legge alla Brigham Young University.
Per due mesi, Goldsmith ha tentato di porre fine a luoghi comuni riguardanti i mormoni, come quello secondo cui la sua chiesa sarebbe contraria alla ricerca, o che sosterrebbe la maggiore potenzialita' delle staminali adulte sopra quelle embrionali.
Queste sono false credenze, dice Goldsmith, che non fanno bene alla Chiesa dei mormoni, alla sua dottrina e alla sua etica. "Creiamo un esercito di missionari mormoni per promuovere la ricerca con le staminali embrionali. Questo e' un cambiamento per cambiare il mondo".

The Salt Lake Tribune
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