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 ITALIA - ITALIA - Legge Comunitaria: permesso di soggiorno a chi denuncia datore di lavoro in nero
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28 gennaio 2010 9:36
 
Dopo il 'caso Rosarno' arriva nella legge Comunitaria in discussione in Senato un pacchetto di misure contro l'utilizzo dei lavoratori stranieri irregolari in nero.
Norme volte a mettere gli immigrati nelle condizioni di poter uscire dalla propria clandestinita', ma anche a permettere ai datori di lavori di sanare la situazione. Una prima misura contenuta nel provvedimento prevede che i lavoratori clandestini e dunque irregolari possano ottenere un permesso di soggiorno temporaneo in cambio della denuncia della propria condizione. Il permesso temporaneo servira' a trovare un lavoro.
Una volta scaduto l'immigrato, se ancora irregolare, sara' comunque espulso.
Allo stesso tempo con un'altra norma vengono previste misure in favore dei datori di lavoro che decidano di denunciare di avere fatto lavorare al nero. Quei datori di lavoro non saranno, infatti, sanzionati, se si 'auto-denunceranno' e assicureranno la regolarizzazione nonche' il pagamento delle retribuzioni e dei contributi arretrati.
Le due norme fanno parte di un 'pacchetto' che punta all'emersione del nero contrastando allo stesso tempo anche fenomeni come quello del caporalato e introducendo una stretta contro 'l'intermediazione abusiva di manodopera'.
Il 'pacchetto lavoro nero' e' solo una delle novita' contenute nella legge Comunitaria, in seconda lettura al Senato e che, solo nel passaggio in commissione, ha raddoppiato i suoi articoli. Un provvedimento omnibus cosi' come il 'milleproroghe', in discussione anch'esso a Palazzo Madama e contenente altre misure sul lavoro irregolare. Un emendamento del relatore al decreto, Lucio Malan (Pdl), fissa, ad esempio, i paletti temporali oltre i quali chi ha messo a 'busta paga' lavoratori in maniera irregolare ed e' stato per questo sanzionato non puo' piu' usufruire delle riduzioni previste per legge. La multa - secondo la misura proposta da Malan - va pagata infatti entro novanta giorni e il datore di lavoro deve inoltre versare una somma aggiuntiva di 100 euro per ciascun lavoratore irregolare che viene destinata simbolicamente al potenziamento delle attivita' svolte dai servizi ispettivi del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
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