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Automobili tedesche da rottamare che ricompaiono sulle strade
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Articolo di Thomas Fromm
21 giugno 2010 13:37
 
Per poter incassare il premio degli incentivi alla rottamazione bisognava disfarsi per sempre dell'auto usata. Per sempre? Non è detto. C'è un trucco per cui, nel prossimo futuro, la vecchia auto potrebbe tornare a circolare sulle strade tedesche.

Chi ama la propria vecchia auto eviti di assistere al suo disfacimento. E' un procedimento abbastanza brutale, che in pochi minuti riduce la cara macchina in un misero mucchio di latta. Alla fine non restano che i ricordi di un viaggio solitario lungo la costa, di una vacanza con la famiglia, magari di un flirt.
Prima arrivano i meccanici e tolgono tutto ciò che è liquido -la benzina rimasta, il liquido dei freni e del raffreddamento- in modo che tutte le parti siano asciutte. Poi si rompono i vetri, e quel che rimane finisce sotto un'enorme pressa. Infine resta solo una mattonella di metallo -che fosse una Golf o una cilindrata di lusso, costruita a Wolfsburg o in Corea.
Questo doveva essere il destino dei due milioni di auto usate che nel 2009 sono state ritirate dalla circolazione in seguito allo sconto per un'auto nuova, più ecologica. Invece siamo ben lontani dal disfacimento di tutte queste macchine. “Riteniamo che sia stato rottamato il 60% dei veicoli”, dice l'ente responsabile dei materiali di seconda mano e dello smaltimento (BVSE). E dunque, 800.000 auto sarebbero ancora nei depositi delle imprese di rottamazione.
Da mesi si sente parlare di auto che non verranno mai distrutte, ma “sistemate” di nascosto, e di quelle che già circolano sulle strade africane. Non basta. Corre voce che gran parte delle auto non ancora distrutte, presto si rivedranno anche in Germania, commercializzate dal normale circuito dell'usato. Com'è possibile se la legge degli incentivi prescrive che l'auto vecchia debba essere distrutta?
Semplice. Nel 2014, tutti i dati relativi agli incentivi, giacenti presso il Ministero dell'Economia e del controllo all'Esportazione (Bafa) saranno cancellati. E la storia della vecchia auto diventerà il passato. Perciò, volendo, si potrà -in modo legale- fare domanda per un nuovo libretto di circolazione e rivendere l'auto usata.
Basta aspettare qualche anno e gli 800.000 veicoli potranno tornare a circolare visto che non ci sarà più nessuna prova dell'obbligo di distruzione. E la tentazione è grande, considerato che il materiale ricavato dalla rottamazione vale 150 euro, mentre per un'auto usata si possono pretendere anche 2.000 euro.
Il difetto è all'origine del sistema, e rafforza gli argomenti di coloro che hanno criticato la campagna degli incentivi, costata miliardi allo Stato e che ha portato al macero veicoli di valore superiore al premio.
Se ne può dedurre, allora, che conviene lasciare l'auto usata da qualche parte per tre o quattro anni e sperare di rivenderla a 2.000 euro? E' un calcolo azzardato, risponde BVSE. Qualsiasi meccanico conosce la regola d'oro, secondo cui, una macchina lasciata ferma troppo a lungo, poi non riparte più. Ma allora perché ce ne sono in giro ancora ben 800.000? La risposta: le imprese di rottamazione sono oberate di lavoro, e inoltre, con la crisi attuale, il metallo usato si vende male.
A questo punto è difficile dire quante auto finiranno sotto la pressa e quante torneranno a viaggiare.

(traduzione di Rosa a Marca dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung del 18-06-2010)
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