testata ADUC
CARA DEPUTATA, CARO SENATORE.. OVVERO SEI DESIDERI IN FORMA DI AUGURIO
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Annapaola Laldi
1 aprile 2006 0:00
 
Cara deputata, caro deputato,
cara senatrice, caro senatore,

sono qui a esprimerLe le mie felicitazioni per la Sua elezione al seggio parlamentare, a cui aspirava, e a farLe i miei piu' sentiti auguri per il lavoro che L'attende e che penso non sara' sempre facile e semplice.
Queste felicitazioni e auguri io li rivolgo non solo a Lei, ma anche a ciascuna delle altre persone elette nella mia circoscrizione elettorale, a prescindere dal fatto che siano o no appartenenti alla lista a cui ho dato la preferenza.
Infatti, in quanto eletto/a al Parlamento nazionale, Lei comunque rappresenta anche me, come stabilisce l'art. 67 della Costituzione:
"Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".
A me questo articolo e' sempre piaciuto molto, perche' lo sento richiamare la persona eletta a coltivare una profonda coscienza della propria funzione e ad allargare il proprio respiro e la propria vista al di la' e al di sopra dei confini del partito (o movimento o coalizione) in cui si e' dovuta e voluta collocare per poter diventare parlamentare -confini, che sono comunque sempre ristretti, anche se necessari.
Ai sensi della Costituzione, in virtu' della quale Lei deve la Sua democratica elezione, in ogni istante di espletazione del Suo mandato, Lei non rappresentera' solo la "sua parte", men che meno, e' ovvio, solo se stesso/a, ma rappresentera' sempre tutta la Nazione italiana.
In altri termini, la Sua vista dovra' essere lungimirante per poter vedere quelli che sono gli autentici interessi di questa nostra Italia inserita, in primo luogo, nell'Unione Europea, e poi, con questa, piaccia o no, connessa in un piu' ampio contesto dalle molteplici complessita', per le quali dovra' avere un orecchio sensibile e intelligente per individuare con pazienza i luoghi, i tempi, i temi dell'incontro che crea lo spazio della fiducia reciproca e della collaborazione leale tra individui e gruppi diversi.

Alcune delle cose che ritengo piu' importanti, Gliele dico sotto la forma degli auguri che seguono:

Le auguro, in primo luogo, di riuscire a tenere di conto e a onorare la complessita' di questo nostro tempo, quella che emerge nelle relazioni con chi proviene da altri Paesi, e quella che emerge dall'interno del nostro Paese;

Le auguro di avere tempo e voglia di cercare sempre fonti di informazione di prima mano sui vari problemi che dovra' affrontare, e di non fermarsi mai ne' alle valutazioni istintive e immediate -non importa se positive o negative- (vale a dire, i cosiddetti "pregiudizi" che sono piu' frutto di abitudine che di reale osservazione dei fatti), ne' alle "dottrine" di qualsivoglia provenienza, anche se ammantate delle piu' nobili e venerabili intenzioni.

Le auguro di avere tempo e voglia di incontrare direttamente le persone che propongono una determinata modifica o innovazione legislativa, ascoltandone le ragioni con la stessa attenzione che desidera Lei per le Sue ragioni. Penso che sia questo l'unico modo perche', dopo, possa dare un voto (anche se contrario) veramente ponderato sull'argomento.

Le auguro di scoprire l'importanza di tenere dei rapporti stretti (attraverso corrispondenza e incontri) non solo col Suo (presunto) elettorato, ma anche con tutti gli elettori e le elettrici della Sua circoscrizione, il che significa lasciare da parte la propaganda (piu' ancora gli eventuali clientelismi) e attenersi ai fatti concreti, rendendo conto del Suo operato e aiutando le persone a comprendere cio' che davvero succede in Parlamento.

Le auguro di saper resistere alle tentazioni dei privilegi di casta; in particolare di trovare la forza di riconsiderare l'entita' degli emolumenti dei Parlamentari in relazione alle attuali condizioni generali del Paese e di riflettere su quei benefici per ora straordinari dei parlamentari, come, ad esempio, la fruizione dell'assistenza sanitaria integrativa e del godimento della pensione di reversibilita' da parte del compagno o compagna di vita, con un riconoscimento implicito delle coppie di fatto, che e' molto scorretto, dato che lo stesso Parlamento, ancora, non ha approvato una legge in tal senso valida per tutti.

Le auguro, infine, di riuscire a essere sempre "padrone di se'", vale a dire a portare sempre rispetto, nei gesti e nel linguaggio, a tutte le persone, gruppi, associazioni di ogni natura (italiani o stranieri), ricordando che, appunto, per la Costituzione italiana, Lei rappresenta tutta quanta la Nazione, e, inoltre, particolare non trascurabile, riscuote uno stipendio che proviene da tutti i contribuenti (quindi, non solo dai cittadini italiani Suoi elettori), che, sono certa ne converra', La vincola almeno a quello che si chiama comunemente un "atteggiamento civile".

Sperando in un riscontro a questa mia, La saluto con vera cordialita'.

Annapaola Laldi


NOTA
Nel link alcune notizie sull'estensione di alcuni benefici al compagno o compagna di vita dei/delle parlamentari
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS