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Fineco: quando la banca cambia le condizioni
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Articolo di Marianna D'Alessandro
24 giugno 2011 12:55
 
Ai detentori di un conto corrente presso Banca Fineco è arrivata in questi giorni una proposta di modifica unilaterale delle condizioni del contratto di questo tenore (le evidenziazioni sono nostre):

Gentile cliente, 
il tasso sul suo conto corrente Fineco  è  oggi determinato come differenza tra l'Euribor a 1 mese e uno "spread", contrattualmente stabilito nello 0,25%.
Questo meccanismo non prevede proporzionalità  tra base e spread. Se l'Euribor varia, infatti, l'incidenza dello spread cambia e può diventare più o meno rilevante.
Al fine di mantenere inalterato nel tempo il rapporto tra l'Euribor e la remunerazione riconosciuta ai clienti sulle somme liberamente disponibili sul conto, le proponiamo la seguente modifica unilaterale di contratto relativa al suo conto Fineco, con decorrenza 1° settembre 2011.
Tale variazione si intenderà da lei accettata in assenza di un recesso dal contratto, senza spese, entro la data prevista per la sua applicazione.
Tasso di interesse annuo creditore lordo conto in euro
Oggi: Euribor 1 mese 360 - 0,25%
Dal 1/9/2011:  75% dell'Euribor 1 mese

Secondo voi perché questa scelta è stata fatta proprio ora?
Nel grafico sottostante è evidenziato l'andamento del tasso Euribor 1 mese nell'ultimo anno. E' chiaro come il parametro abbia seguito un andamento crescente in questo periodo e le annunciate manovre di politica monetaria da parte della BCE rafforzano le aspettative di un ulteriore rialzo dei tassi nei prossimi mesi.
















Al crescere del tasso Euribor diminuisce l'incidenza dello spread della metodologia di calcolo attuale e di conseguenza aumenta il tasso creditore che la Banca deve corrispondere al cliente.

La dinamica è evidenziata nella tabella sottostante:

Media Eur 1M Eur 1M – 0,25% 75% Eur 1M
0,70% 0,45% 0,53%
1,00% 0,75% 0,75%
1,25% 1,00% 0,94%
1,50% 1,25% 1,13%
1,80% 1,55% 1,35%
2,00% 1,75% 1,50%
3,00% 2,75% 2,25%
3,50% 3,25% 2,63%
4,00% 3,75% 3,00%

 
Ad oggi, le due metodologie di calcolo sono pressoché  indifferenti. E' palese che al crescere del parametro di riferimento la differenza tra gli interessi creditori calcolati con i due meccanismi si incrementa e la nuova metodologia va a svantaggio del cliente che otterrà una minore remunerazione e a vantaggio della banca che sosterrà un costo minore.
Viene da dire: “che tempismo!”
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