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Venezuela e narcotraffico. Offensiva Usa contro il Governo di Maduro
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Articolo di Redazione
16 dicembre 2015 14:48
 
 La Procura Usa sta preparando un'accusa di narcotraffico contro il capo della Guardia Nacional del Venezuela, Néstor Reverol, cosi' come ha fatto sapere ieri l'agenzia stampa Reuters citando persone informate della vicenda.
Il nome di Reverol appare in un rapporto di accusa di un giudice federale del distretto newyorkese di Brooklyn, ma non si conoscono le accuse precise ne' quando le stesse verranno diffuse. Un portavoce di questo giudice, interpellato dall'agenzia, si' e' rifiutato di commentare.
Reverol -che e' stato a capo dell'agenzia venezuelana contro il narcotraffico ed era uno stretto collaboratore dell'ex-presidente Hugo Chavez- sarebbe il primo alto rappresentante istituzionale venezuelano ancora al potere ad essere accusato per reati di droghe da parte degli Usa.
La possibile accusa verso Reverol avviene in un particolare e crescente momento di indagini della prima potenza mondiale sul presupposto coinvolgimento delle alte cariche venezuelane nel narcotraffico di cocaina. Nei due ultimi anni, almeno cinque ex dirigenti venezuelani sono stati accusati di narcotraffico da giudici Usa di New York e della Florida.
A meta' novembre, due nipoti della moglie del presidente venezuelano, Nicolas Maduro, sono stati accusati da un tribunale federale di New York di traffico di droghe per aver cercato di far entrare 800 Kg di cocaina in Usa.
Lo scorso mese di maggio, il quotidiano The Wall Street Journal ha pubblicato la notizia che gli Usa stanno indagando su una mezza dozzina di alti funzionari del Venezuela, incluso Reverol e il presidente dell'Assemblea Nazionale, Diosdado Cebello, per presunto narcotraffico e riciclaggio di denaro. Tra questi sospettati ci sarebbero anche il governatore dello Stato di Aragua ed ex-ministro dell'Interno, Tareck el Aissami, e l'ex-direttore dell'Intelligence militare, Hugo Carvajal, che fin dal 2008 e' accusato dagli Usa di partecipare al narcotraffico in combutta con la guerriglia colombiana delle Farc.
Reverol, che e' stato anche ministro dell'Interno, dirige attualmente la divisione delle Forze Armate venezuelana incaricata di vigilare le frontiere del Paese. Negli ultimi anni ha respinto le critiche di Washington sul fatto che Caracas non farebbe abbastanza per fermare il commercio delle droghe.
Un quarto della cocaina sudamericana
Secondo la Casa Bianca, nel 2011 e' transitato dal Venezuela un quarto di tutta la cocaina esportata dal Sudamerica.
Il Dipartimento di Stato Usa ha segnalato quest'anno, nel suo rapporto annuale sul narcotraffico, che il Venezuela si e' trasformato in una delle principali rotte di transito delle droghe grazie alla porosa frontiera con la Colombia -il primo produttore di cocaina al mondo-, grazie al “suo debole sistema giudiziario, una sua sporadica collaborazione internazionale contro i narcotici e grazie ad un ambiente permissivo e corrotto”.
L'opposizione venezuelana accusa da diverso tempo il Governo di girare la testa dall'altra parte nel presupposto coinvolgimento di militari nel commercio delle droghe.
Il presidente Maduro ha attribuito ad un campagna internazionale diretta contro il suo modello socialista bolivariano le accuse sul coinvolgimento del Governo nel narcotraffico. Il suo partito sostiene che la lotta contro il narcotraffico e' migliorata da quando, nel 2005, il Venezuela ha espulso diverso personale dell'agenzia antidroga statunitense, Dea. 

(da un articolo del quotidiano El Pais del 16/12/2015)
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