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ACQUA E CICLI. QUANDO LA SMETTERANNO?
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Comunicato 
24 aprile 2007 0:00
 

Roma, 24 Aprile 2007. Ciclicamente viene lanciato l'allarme per la siccita' incombente. Ciclicamente c'e' l'allarme energia. Ciclicamente vengono promossi convegni sull'acqua. Ciclicamente i nostri governanti chiedono lo stato di crisi. Dal 1950 ai giorni nostri la percentuale di precipitazioni e' diminuita del 13%, ma nessuno fa alcunche', salvo lanciare allarmi o inviti alle famiglie per il risparmio dell'acqua, che serve a poco perche' l'agricoltura assorbe il 70% dei prelievi idrici, l'industria il 20%, gli usi domestici e altri solo il 10%. Gli attuali sistemi di produzione agricola perdono il 40% di quello che prelevano; per gli altri usi, il 50% dell'acqua si spreca per le perdite dei sistemi di trasporto e distribuzione (2,5 miliardi di euro). Dunque il problema principale sta nel settore agricolo e non in quello delle famiglie. E' chiaro, quindi, che si dovranno incentivare sistemi diversi di irrigazione, come, per esempio, quello a goccia invece che quella a pioggia e per gli usi industriali si potrebbe riciclare l'acqua depurata, oltreche' risistemare gli acquedotti. Ma per fare tutto cio' occorrono interventi finanziari a meno che non si vogliano proibire certe forme di utilizzo dell'acqua con un decreto legge. Insomma, dopo tante chiacchiere, i nostri governanti non riescono a programmare un serio intervento. Ieri ed oggi.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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