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ACQUE MINERALI CON POCO SODIO. SERVONO?
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Comunicato 
10 febbraio 2004 0:00
 

Roma, 10 febbraio 2004. Alcune marche di acque minerali pubblicizzano il basso tenore di sodio. Si sa che il sodio, quando e' eccessivo, provoca ipertensione arteriosa, ritenzione idrica, disturbi renali ed edemi; quando, invece, e' scarso da' luogo a crampi muscolari, nausea, astenia e apatia; il sodio, infatti, regola l'eccitabilita' dei muscoli, la conduzione degli impulsi nervosi e la pressione osmotica. La quantita' media raccomandabile e' di circa 9 grammi al giorno. La maggior parte la assumiamo con il sale da cucina (sarebbe bene limitarsi), ma un buon apporto avviene dal prosciutto (2,2 grammi per 100 grammi), dai salumi (media 1,5 g/100 gr.), dai formaggi (pecorino 1,8 gr./100 gr, formaggino 1 gr/100 gr, gorgonzola e parmigiano 0,6 gr /100 gr), ecc. La quantita' assunta con l'acqua, minerale o di rubinetto, e' del tutto trascurabile. Non comprendiamo quindi a cosa servono le acque minerali con pochissimo sodio, visto che di sodio in tutte le acque ce n'e' poco. Certo ognuno pubblicizza quel che ha. Pubblicizza, appunto.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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