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Aduc - Osservatorio Firenze. Prevenzione oncologica: spreco di soldi pubblici
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Comunicato di Vincenzo Donvito
22 giugno 2011 10:58
 
 Ieri sera, 21 giugno, nella mia cassetta della Posta ho trovato un plico dell'Ispo (Istituto per lo Studio e la prevenzione oncologica) di Firenze, in cui mi comunicavano che era in corso “uno studio per capire i motivi della mancata partecipazione ai programmi di screening per la prevenzione del tumore del colon retto e offrire un servizio migliore alla popolazione”.
Ho cominciato a leggere la lettera in ascensore, dove mi si chiedeva di rispondere ad un questionario, con busta gia' affrancata per la risposta e mi veniva garantito l'anonimato. E mentre pensavo che fosse una cosa utile e non capivo a che servisse l'anonimato, il colpetto che l'ascensore da' quando arrivi al piano scelto ha corrisposto ad un altro colpetto di stupore: “le chiediamo cortesemente di spedirci il questionario entro il 6 giugno 2011”.
La lettera e' datata 2 maggio 2011, ieri sera era 21 giugno e controllo la posta tutti i giorni, sulla busta non c'e' nessun timbro postale (postatarget creative NAZ/229/2008), come purtroppo avviene spesso.
Allora i casi sono due e, in entrambi la vittima e sempre la stessa:
1 – le Poste hanno avuto il carico di questi plichi in tempo ed hanno distribuito quando hanno ritenuto opportuno;
2 – gli addetti del SST (Servizio Sanitario della Toscana) sono degli incapaci che creano danni.
La vittima e' l'utente del servizio in doppia veste:
- come utente del servizio sanitario, perche' non puo' dare il proprio contributo per un migliore servizio sanitario, che quindi continuera' ad essere deficitario e lui stesso non potra' goderne;
- come contribuente, perche' i suoi soldi vengono usati male e sprecati.

A fronte di questo, chiediamo all'assessore al Diritto alla salute della Toscana di aprire un doppio binario di indagine:
- alle Poste, nel caso fosse loro la responsabilita', e quindi adire un contenzioso per danni;
- all'ISPO, nel caso fosse loro la responsabilita', e quindi, individuati i responsabili, prendere i dovuti provvedimenti partendo dal presupposto che il danno che hanno arrecato deve da loro essere rimborsato in prima persona.

Va da se', che se l'assessorato al Diritto alla Salute non ascoltera' l'Aduc, non essendo possibile rivolgersi al difensore civico della Toscana vista la vacatio di questa figura istituzionale da diversi mesi, saremo costretti a procedere in giudizio.

Qui la lettera ricevuta
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