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Aduc – Osservatorio Lecce. Ordinanza antibivacco: le elezioni sono un’occasione buona per eliminarla
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Comunicato di Alessandro Gallucci
24 marzo 2012 13:40
 
 A Lecce. le persone sedute sul parapetto dell’anfiteatro, o sui gradini di una chiesa o di un altro monumento pubblico potrebbero, secondo l’amministrazione comunale, trovarsi in una condizione illecita. Infatti, in ragione di un’ordinanza sindacale (la n. 763/2008) è “vietato occupare i monumenti ed i luoghi destinati al culto come luogo di intrattenimento e/o bivacco o fare qualunque altra attività incompatibile con la loro conservazione”. Secondo la polizia municipale consumare una bevanda sul parapetto dell’anfiteatro significa bivaccare. In un verbale del luglio 2009 i vigili urbani multarono con 50,00 € di sanzione un cittadino leccese perché “bivaccava consumando bevande seduto sul bordo parapetto dell’anfiteatro”. Dei turisti furono multati perché nello stesso modo mangiavano un gelato. Non si capisce perché, poi, i festeggiamenti nell’anfiteatro dei tifosi del Lecce per la salvezza della squadra non debbano essere considerati allo stesso modo ma anzi sono tollerati. Personalmente abbiamo potuto constatare che la “pratica del bivacco” è in voga anche presso alcuni assessori e consiglieri comunali che di tanto in tanto siedono sul parapetto dell’anfiteatro di fronte al bar “Alvino”, storico luogo di ritrovo leccese. Alla prossima occasione documenteremo l’accaduto e lo protocolleremo in Comune. Nonostante le nostre continue richieste al Sindaco ed all’amministrazione comunale niente è cambiato. Forse si fanno meno multe, forse addirittura nessuna (l’ordinanza potrebbe essere incostituzionale) ma è l’approccio ad essere sbagliato: in questo modo l’amministrazione si riserva il diritto di punire arbitrariamente un comportamento ampiamente diffuso, innocuo ed accettato. Il classico esempio del potere pubblico che considera la persona come un suddito e non come un cittadino titolare di diritti e doveri. Sarebbe bene se tutti i candidati al consiglio comunale ed alla carica di Sindaco s’impegnassero pubblicamente ad eliminare questa norma stupida e fuori luogo.

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