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Aduc osservatorio Lecce – Tarsu prescritta: perche' il comune di Lecce tartassa i cittadini?
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Comunicato di Alessandro Gallucci
6 maggio 2016 11:26
 
 Da qualche tempo a questa parte il comune di Lecce, nell’ambito della propria attività di riscossione dei tributi, sta inviando ai propri cittadini avvisi di accertamento relativi alla Tarsu dovuta per gli anni scorsi.
Giusto, anzi giustissimo; chi non ha denunciato l’occupazione di un immobile o l’ha fatto male e poi non ha pagato la tassa o l’ha pagata in misura inferiore al dovuto, deve all’ente la tassa e le sanzioni. Il problema, tuttavia, è che pare che al Comune di Lecce sia siano lasciati “prendere la mano”, chiedendo più del dovuto e calcolando arbitrariamente le sanzioni. Da quel che abbiamo potuto constatare, sono stati chiesti tributi e sanzioni per l’anno 2009 con avvisi di accertamento notificati nel 2016; esisterebbe l’istituto della prescrizione a non consentirlo, ma forse a Lecce vige qualche normativa speciale. Non solo: con un’operazione del tutto discutibile (o forse sarebbe meglio dire illegittima), l’ente locale ha calcolato una sanzione per ogni anno di violazione e non, come dovrebbe essere, un’unica sanzione maggiorata (così detto cumulo giuridico).
Forse il Comune di Lecce ha agito sperando che i cittadini non si accorgessero del fatto? Speriamo che si tratti più che altro di errori e che l’amministrazione voglia rivedere quegli accertamenti illegittimi per evitare un bel po’ di ricorsi e quindi gli straordinari ai giudici tributari e prim’ancora ai suoi stessi dipendenti vista la necessità della così detta “mediazione tributaria” per quegli avvisi per somme inferiori a € 20.000,00. 
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