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AIDS: ALLARME ECCESSIVO?
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Comunicato 
29 novembre 2004 0:00
 

Roma, 29.11.2004. La giornata mondiale dell'Aids del prossimo primo dicembre, ci offre lo spunto per alcune considerazioni sulla diffusione della malattia, in relazione ai dati che vengono forniti sulla espansione del virus. Se vogliamo paragonare i dati della diffusione dell'Aids con un'altra malattia infettiva, per esempio l'epatite C, appare evidente l'allarmismo diffuso. Nel mondo ci sono 39 milioni di infetti di Aids ma ce ne sono 170 per l'epatite C, in Italia ci sono 130mila sieropositivi per il virus Hiv che, trasformandosi nella forma conclamata (Aids), provoca 500 morti l'anno mentre ci sono 2 milioni di epatiti C che causano 10mila morti l'anno. Se vogliamo considerare la mortalita' come elemento di preoccupazione sociale, dovremmo, con tutta evidenza, spostare la nostra attenzione verso quelle che determinano un numero maggiore di morti. Certamente l'Aids e' una malattia che va combattuta, soprattutto con la prevenzione, cioe' con l'utilizzo del profilattico, il cui utilizzo e' sollecitato dal ministero della Salute ma la cui diffusione, per esempio nelle scuole, e' osteggiata dal ministero dell'Istruzione e dalla Chiesa Cattolica, che predica la castita'. Comunque rimane il dubbio che quella che fu definita "la peste del secolo" in verita' abbia avuto tanta attenzione perche' legata alle pratiche sessuali. Insomma un film gia' visto.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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