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ALIMENTI: FRODI E FURBIZIE LEGALI
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Comunicato 
5 novembre 2001 0:00
 



Firenze, 5 novembre 2001.Il recente convegno che si e' svolto a Salerno, dal titolo "Il falso e' servito" ci offre qualche spunto di riflessione -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. I frodatori e i ladri sono sempre esistiti, si tratta dunque di attivare le forme di controllo piu' opportune per limitare al massimo i danni. A questo proposito vorremmo sapere cosa fanno le Asl, ma e' domanda retorica alla quale continuiamo a ricevere un assordante silenzio. Oltre ai frodatori ci sono i furbi o meglio ci sono le furbizie legali, quelle scritte nelle leggi, che sono altrettanto pericolose delle frodi, anche perche' si ammantano di legalita'. Facciamo degli esempi. Il caso mucca pazza ha portato alla attenzione della pubblica opinione la questione dell'alimentazione dei bovini. Ora in etichetta troviamo scritto il luogo di macellazione e di sezionamento dell'animale, dal 1 gennaio prossimo troveremo quello di nascita e di ingrasso. Nulla si dice e si dira' in etichetta di cosa l'animale ha mangiato. Ma non era questo il problema? Cosa importa sapere al consumatore se il bovino e' francese o italiano, quando i mangimi possono essere alterati in Francia come in Italia? Non e' una furbizia legale? La carne suina a differenza di quella bovina non ha alcuna etichettatura. Cosa si aspetta un analogo caso Bse per i suini? E i polli? Cosa mangiano, come vivono?
I consumatori non devono sapere. In attesa del prossimo scandalo.
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