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ALITALIA. IL TAR BOCCIA L'ACQUISTO DI VOLARE E IL MINISTRO BIANCHI MINIMIZZA. INVECE E' LA CONFERMA CHE NON SI RISOLVONO LE CRISI AZIENDALI CON LE CARTE FALSE
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Comunicato 
3 novembre 2006 0:00
 

Firenze, 3 novembre 2006. Le societa' in crisi non si risanano con le carte false. Ancor di piu' se il "piano" di salvataggio riguarda due societa' moribonde: Volare e Alitalia. In effetti il Governo Berlusconi aveva favorito l'acquisto da parte della compagnia di bandiera del vettore che solo pochi mesi prima era entrato in crisi, lasciando a terra migliaia di passeggeri che avevano pagato milioni di euro per acquistare i biglietti. La decisione del Tar (che ha bocciato l'acquisizione per palesi irregolarita' della gara) non fa che certificare le modalita' discutibili con cui politici, amministratori e sindacati tentano di salvare capre e cavoli alle spalle dei passeggeri. E non si raggiungono neppure i nobili obiettivi sbandierati: mantenimento di un vettore nazionale e salvaguardia dell'occupazione. Dopo anni di crisi di Alitalia, la situazione e' sempre piu' critica nonostante le tante risorse pubbliche erogate. A distanza di due anni del fallimento di Volare, l'unica certezza e' che migliaia di passeggeri attendono vanamente il rimborso dei soldi pagati.
Una classe dirigente che voglia veramente risanare deve avere coscienza che alla fine un piano regge solo se fa i conti con il mercato e, quando e' il caso, anche con il coraggio di dire basta e far fallire un soggetto senza possibilita'.
Il ministro dei Trasporti, Bianchi, non ci pare che abbia queste doti. A suo avviso la bocciatura del Tar e' una questione di poco conto rispetto al resto: "Questo problema che mesi fa sembrava essenziale mi pare un po' diluito nel quadro generale che ha elementi di ben diversa portata". E quindi? I precedenti governanti hanno commesso l'ennesimo errore (e vogliamo riconoscergli la buonafede) tentando l'ennesima scorciatoia per salvare Alitalia (regalandogli una posizione dominante sulla rotta Milano-Roma) e questo genera ulteriore caos giuridico. Cosa succedera' ora? Si rifara' una gara? Dopo che tanti altri soldi sono stati buttati al vento per integrare Alitalia e Volare? Al ministro consigliamo di avere la vista lunga e di guardare lontano. Se non si prendono le giuste e dolorose contromisure, i tanti lavoratori finiranno per rimanere davvero senza lavoro, con buona pace dell'italianita' e di tutti quei valori che ipocritamente vengono sventolati dai politici per salvaguardare il proprio orticello elettorale.
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Domenico Murrone, consigliere Aduc
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