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ALITALIA VUOLE LE ROTTE DI VOLARE AD OGNI COSTO E CHIEDE LA TUTELA DEL GOVERNO. ATTENZIONE A CHI ACQUISTA BIGLIETTI DI VOLARE....
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Comunicato 
1 aprile 2006 0:00
 

Firenze, 1 aprile 2006. Alitalia usa l'arma del ricatto morale per tentare di risanarsi, non grazie alla conquistata capacita' di fornire un servizio a prezzi competitivi, ma solo riconquistando a tutti i costi il quasi monopolio sulle rotte nazionali, assicurandosi i diritti della Volare. Sotto questo piano soccombono i diritti dei consumatori che finanzieranno il progetto pagando prezzi di biglietti aerei piu' cari e non solo (l'avevamo gia' denunciato: http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=134320 e le ultime novita' non fanno che confermare i nostri timori).
Infatti, la compagnia aerea Volare e' in crisi di liquidita': non riesce a pagare gli stipendi ai suoi dipendenti e l'affitto degli aerei, il buco e' di 2 milioni di euro. Gia' in amministrazione controllata dopo il crack del novembre 2004, la societa' di Gallarate grazie all'applicazione della legge sulle societa' in crisi ha ripreso l'attivita', condizione indispensabile per non perdere i diritti sulle tratte nazionali (in particolare sulla redditizia Roma-Milano). Di recente, poi, Volare e' stata ceduta ad Alitalia, a sua volta in crisi. La cessione ha avuto l'avallo del Governo, ma si e' in attesa di un pronunciamento dell'Antitrust che deve valutare se l'acquisizione portera' la compagnia di bandiera ad assumere una posizione dominante sulle rotte domestiche. Alitalia si e' dichiarata disposta a coprire anche il nuovo buco, ma vuole ulteriori rassicurazioni dal Governo nel caso l'Antitrust bocci l'acquisizione.

Come definire queste richieste? E come si comportera' il Governo? E che ne e' dell'autonomia dell'Autorita' della concorrenza? Noi crediamo sia un ricatto. E non conta quel che l'Antitrust decidera', la semplice richiesta di tutela e' una scorrettezza, sintomo che ci sono organizzazioni che, nonostante abbiano dato prova di incapacita' decennali, non perdono la boria del monopolista, padre e padrone che non tiene conto dei consumatori, la cui soddisfazione -insieme alla capacita' di saper tenere i conti in ordine- dovrebbe essere l'unica preoccupazione.

Ma non e' tutto. Mentre Alitalia e' indaffarata a conquistare posizioni dominanti, le migliaia di viaggiatori lasciati a terra da Volare nel novembre del 2004 ancora attendono il rimborso del costo del biglietto pagato. Le possibilita' di rimborso sono affidate alla procedura in corso al Tribunale di Busto Arsizio. Temiamo che ai viaggiatori rimarranno briciole e la conferma che la politica, dichiarazioni a parte, non ha molto interesse a tutelare i singoli cittadini beffati.
Vista la situazione e il trattamento ricevuto in passato, consigliamo ai passeggeri di Volare di fare tesoro di quanto gia' accaduto, perche' non e' escluso che si possa ripetere. Una nuova beffa e' meglio evitarla.

Domenico Murrone, consulente Aduc
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