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AMBIENTE, KYOTO E LE BELLE PAROLE
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Comunicato 
15 novembre 2006 0:00
 

Roma, 15 novembre 2006. Si avvia a conclusione la conferenza di Nairobi (Kenia) sul clima. L'Italia si e' presentata con una mozione approvata all'unanimita' dal Parlamento, il che non fa ben sperare perche' su una documento di intenti per la salvaguardia del Mondo siamo tutti d'accordo salvo poi comportarci diversamente. I soldi per finanziare le politiche ecologiste nei Paesi in via di sviluppo sono esigui. La Cina fra un paio di anni diverra' il primo produttore di anidride carbonica, surclassando gli Usa. L'Europa ha ridotto le proprie emissioni di uno scarso 3%. L'Italia avrebbe dovuto diminuire le emissioni del 6.5% ma registra un aumento del 13%. E' noto che se si applicasse il protocollo di Kioto la temperatura globale diminuirebbe di qualche frazione di grado tra un centinaio di anni, un po' pochino anche se questo significherebbe una inversione di tendenza rispetto ai ritmi attuali di produzione di anidride carbonica, che e' la responsabili principale dell'aumento della temperatura globale. Insomma tra pochi soldi, belle parole e risultati inconcludenti la conferenza di Nairobi si avvia ad approvare l'ennesimo documento di facciata.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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