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L'ANTITRUST BOCCIA LA CIRCOLARE DELL'ABI SULLE SPESE DI CHIUSURA DEI CONTI. LA CORPORAZIONE QUESTA VOLTA NON LA SPUNTERA'?
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Comunicato 
18 settembre 2006 0:00
 

Firenze, 18 Settembre 2006. La sospensione della circolare emanata il 7 agosto dall'Abi e' una buona notizia ed e' la certificazione dell'atteggiamento corporativo dell'associazione bancaria, che mirava a neutralizzare gli effetti del decreto Bersani in fatto di conti correnti.
In particolare l'Autorita' Antitrust ha detto che la circolare puo' costituire un'intesa restrittiva del libero mercato con "il rischio di un danno grave e irreparabile per la concorrenza".
Era ora, perche' la legge -che diceva letteralmente "il cliente ha sempre la facolta' di recedere dal contratto senza penalita' e senza spese di chiusura"- e' stata bellamente stravolta dalla circolare ora sospesa, nella quale l'Abi puntualizza che, secondo la loro interpretazione, con i termini "penale" e "spese di chiusura", non si devono intendere una serie di costi, "ma al cliente sono addebitabili le spese a valle dell'estinzione". Secondo i burocrati dell'Abi erano quelle spese generate da ulteriori servizi richiesti dopo la chiusura del rapporto. Un'esemplificazione pratica (si fa per dire) era: spese sostenute dalla banca in presenza di prestazioni fornite da terzi per il trasferimento di titoli.
Forti di queste interpretazioni i singoli istituti di credito si sono ben guardati dall'applicare le nuove disposizioni, e infatti sono state molte le segnalazioni pervenuteci da parte di consumatori sbalorditi dagli annunci del Governo ("i costi saranno eliminati") e l'effettiva realta' nelle filiali, dove le spese di chiusura continuavano ad essere richieste. L'avevamo subito denunciato
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e tramite l'onorevole Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, gia' il 25 agosto scorso avevamo presentato un'interpellanza al Governo
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La decisione dell'Antitrust pone freno, speriamo definitivamente, a questi colpi di coda di un'associazione che, anziche' confrontarsi con il nuovo mercato, punta ancora a mantenere privilegi e balzelli che sanno tanto di Medio Evo. Ma siccome quando si ha a che fare con le banche (e non solo) non e' mai detta l'ultima parola, le nostre attenzioni e le nostre denunce saranno costanti e continue.

Domenico Murrone, consigliere Aduc
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