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APPELLO ADUC PER I SI' AI REFERENDUM
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Comunicato 
9 giugno 2005 0:00
 

Firenze, 9 Giugno 2005. Quello che segue e' un appello dell'Aduc per i SI ai referendum su procreazione assistita e ricerca con le cellule staminali embrionali del 12 e 13 giugno.

La parola Vita e' al centro della campagna referendaria.
Piu' precisamente, e' in nome della Vita che si chiede di non votare.
A quanti identificano la battaglia per la Vita col non-voto riconosciamo la legittimita' della scelta. Ma avvertiamo anche il dovere di parlare, affinche' non si compia la peggiore manipolazione assegnando a un campo la Vita e all'altro l'Egoismo.
Viviamo in un mondo nel quale la non-vita, la malattia, la miseria, la morte per poverta' e violenza, la morte per fame e per sete rappresentano la realta' quotidiana, vera, concreta, umanissima ed insieme allucinante per centinaia di milioni di persone, donne e bambini, uomini e vecchi.
A queste vite, concrete e vive, indiscutibilmente al di fuori e al di sopra di ogni astratto dibattito morale e spirituale sul principio dell'esistenza, il dibattito di questi giorni intorno alla Vita non ha sostanzialmente dedicato una sola parola.
Ci chiediamo e chiediamo: ha davvero senso un dibattito sulle politiche dinnanzi alla Vita embrionale accompagnato da un cosi' assordante, macabro silenzio sulle politiche da adottare per salvare, lenire i dolori, curare, assistere e avviare allo sviluppo centinaia di milioni di Vite viventi altrimenti condannate a morte certa?
E' davvero altruismo, nobile paladinato della Vita e dei Valori, dedicare questa immane mole di tempo, denaro, impegno alla tutela della possibile vita embrionale e questa immane mole di non-tempo, non-denaro, non-impegno alla non-tutela dei vivi moribondi, dei nati condannati a morte certa, dei viventi oggi sofferenti e costretti alla sofferenza sino al momento della morte? Che senso ha tutto cio'?
Percio', nel confermare il nostro Si' all'atto d'amore e al legittimo desiderio di maternita' e paternita' di tanti italiani altrimenti impossibilitati ad essere genitori, prima di recarci alle urne domenica prossima abbiamo avvertito l'esigenza di questa riflessione. Affinche', se possibile mai piu', si riproponga un surreale quanto falso dibattito sulla Vita che ha espulso -in primo luogo ed innanzitutto- ogni serio confronto politico sulle vite e sui vivi condannati a morte, a certa non-vita.
Affinche', se possibile, il sonno della ragione non produca anche il mostro di presunti Paladini della Vita tanto capaci di integralismo e fondamentalismo su cio' che domani potrebbe o non potrebbe essere vita quanto deliberatamente ignari, disinvoltamente e spesso consapevolmente disinteressati ad ogni serio confronto sulle politiche di Vita e di salvezza per i vivi. Sulle politiche a sostegno di quanti, vivi ma certamente condannati a morte, non hanno sino ad oggi meritato neppure un pensiero e una parola da chi senza alcuno scrupolo brandisce e usa la parola Vita.
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