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ASSICURAZIONI E FONDO VITTIME DELLA STRADA: UNA VERGOGNA NAZIONALE
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Comunicato 
13 novembre 2001 0:00
 


CHE FA IL MINISTRO?

Roma, 13.11.2001. Gli incidenti automobilistici nei quali sono stati coinvolti pirati della strada, ci offrono l'occasione per svelare il vero scandalo (del quale ovviamente non se ne parla), delle Compagnie assicurative e del Fondo vittime della strada.
92% e' il numero che rappresenta -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- la percentuale degli indennizzi, liquidati dal Fondo vittime della strada, a causa dei fallimenti delle compagnie assicurative in 30 anni, dal 1971 al 2000. E' noto che il 4% della assicurazione RC auto, che ognuno di noi paga, confluisce in un Fondo di garanzia per le vittime della strada. Il fondo copre le vittime dei pirati della strada, quelli che circolano senza assicurazione e coloro che, pur essendo assicurati, si sono trovati con una impresa assicuratrice che e' fallita (eufemisticamente si dice: veicoli assicurati con imprese in liquidazione coatta amministrativa). In termini percentuali i miliardi sborsati dal Fondo, a causa del fallimento delle assicurazioni, rappresentano in 30 anni il 71% del totale del Fondo stesso. Insomma circa i tre quarti del Fondo sono stati utilizzati per ricoprire i fallimenti delle Assicurazioni, per un importo pari 3.541,605 miliardi!!!
Vediamo l'ultima tabella, quella relativa all'anno 2000:
- Stanziamento per le Assicurazioni fallite: 442 miliardi pari al 64%
- Stanziamento per i non identificati (pirati): 162 miliardi pari al 23%
- Stanziamento per i non assicurati: 89 miliardi pari al 13%
- TOTALE 693 miliardi
Vale a dire che la maggior parte dei soldi sono stati sborsati per coprire i fallimenti delle Compagnie assicurative. Uno scandalo!
Eppure esiste un istituto pubblico, l'Isvap (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) che dovrebbe appunto vigilare sulle assicurazioni, verificare la loro solidita', a garanzia del cittadino assicurato.
Sarebbe interessante sapere quali sono stati i responsabili dell'Istituto negli ultimi 20 anni e chi li ha nominati: potremmo cosi' chiarire quale e' il gioco delle parti che i vari attori stanno recitando nella annosa questione degli aumenti della RC auto. Al Ministro alle Attivita' produttive poniamo una domanda: e' possibile continuare cosi' e, se no, cosa intende fare?
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