Roma, 19 Settembre 2001. In questi giorni in cui la paura di volare si fa consistente e le persone preferiscono viaggiare in treno e auto, la preoccupazione per i pericoli provenienti dal cielo diventa palpabile. Se un veicolo spaziale cade sulla terra e danneggia la proprieta' privata, chi paga? Dobbiamo tranquillizzare i cittadini -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- perche' esiste una convenzione internazionale, sottoscritta dall'Italia (1), che copre i danni provocati da oggetti spaziali. La domanda di risarcimento va fatta allo Stato italiano che presenta il conto a quello proprietario del satellite; i soldi vengono poi girati al danneggiato. Se lo Stato estero si rifiuta di pagare lo Stato italiano e' comunque responsabile e deve risarcire il malcapitato. L'unica preoccupazione riguarda i tempi che, tra domande, richieste, trasferimenti, contestazioni, dinieghi, diventano infiniti. Forse i soldi li prenderanno i nipoti, il che puo' costituire una forma di eredita' sempre gradita.
(1) legge n. 23 del 1983