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ATTIVAZIONE ADSL. IL BOICOTTAGGIO TELECOM VERSO GLI ALTRI GESTORI E' PANE QUOTIDIANO. CHE FARE PER LA SOPRAVVIVENZA
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Comunicato 
17 novembre 2005 0:00
 

Firenze, 17 Novembre 2005. La Corte d'Appello di Milano, con una misura cautelare di urgenza, ha ordinato a Telecom di attivare una serie di collegamenti Adsl richiesti da Tele2, collegamenti che venivano negati perche', a detta di Telecom, sulle specifiche linee c'erano gia' identici servizi attivi, di Telecom stessa o di altri gestori.
A nostro avviso si tratta solo di una punta di iceberg nell'ambito della via italiana alla liberalizzazione della telefonia fissa in generale, e dei servizi Adsl in particolare. Una realta' che documentiamo quotidianamente con segnalazioni all'Autorita' delle Comunicazioni e che centinaia di utenti ci segnalano (molte segnalazioni sono poi pubblicate sulla nostra rubrica "Cara Aduc" sul portale dell'associazione in Internet). Una situazione che non riguarda solo il gestore Tele2, ma tutti gli altri, da Wind a Tiscali, e che di fatto sta bloccando lo sviluppo di un sistema di comunicazione oggi fondamentale per moltissime attivita' pubbliche e private.
Praticamente succede che Telecom, con questa scusa, esaspera una qualunque richiesta di attivazione da parte di un altro gestore, "costringendo" l'utente che intende abbandonare Telecom, a non rinunciarvi per non restare senza collegamento (situazione di attesa che puo' durare anche mesi).
Crediamo che alla base di questo comportamento di Telecom, ci sia un sistema che glielo consente, a partire dalla gestione dell'ultimo miglio che avviene in regime di monopolio e con esplicito abuso di posizione dominante (la vendita del medesimo prodotto ai propri clienti diretti e ai gestori concorrenti).
Che fare?

Siccome non crediamo che gli altri gestori siano dei santarellini e Telecom il diavolo, le indicazioni di "sopravvivenza" che diamo a chi si rivolge a noi sono in due direzioni (da verificare anche caso per caso), entrambe basate sulla presunta inadempienza dei gestori, intimando il dovuto con una raccomandata A/R di messa in mora: Telecom perche' non libera la linea, gli altri gestori perche', nonostante non abbiamo sempre linee disponibili, continuano nelle loro massicce campagne di abbonamento senza talvolta garantire cio' per cui si sono impegnati e "scaricando" le colpe su Telecom.
Un vero e proprio guazzabuglio in cui c'e' una sola certezza: il consumatore che paga e che ne riceve danni. Non sappiamo quanto durera' questa situazione, ma siamo certi che, fintanto che le norme saranno queste, con la posizione dominante di Telecom, la corsa alla sopravvivenza da parte dei vari gestori e l'arroganza del monopolista, non potranno cessare.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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