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AUMENTO VENDITE SUPERMERCATI. NEL PAESE POVERO E VISIBILE DELINEATO DALL'ISTAT I SOLDI SONO NEL SOMMERSO
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Comunicato 
29 dicembre 2006 0:00
 

Firenze, 29 Dicembre 2006. Alla sconsolante indagine dell'Istat che ci ha presentato, nel periodo 2004-2005, un 50% delle famiglie sulla soglia della poverta', con poco piu' di 1800 euro al mese da spendere, fanno da contraltare i dati dell'Unioncamere, con +3,8% di fatturato nella grande distribuzione organizzata durante il quinto bimestre 2006: un incremento che non si registrava da quasi 3 anni.
Le vendite al dettaglio, specie nella grande distribuzione organizzata che costituisce la massima concentrazione di queste vendite, sono tra i migliori specchi che riflettono l'Italia che spende (al pari delle automobili e degli immobili, anche questi in crescita).
Cosa e' successo? Visto che i dati Istat sono del 2005, in un anno e' cambiata la situazione? Questo lo sapremo quando l'Istat, fra un anno, ci fornira' i dati 2006. Ma non siamo cosi' ottimisti. Siamo propensi, dal nostro osservatorio di associazione di consumatori, a credere che i motivi siano altri. I numeri Istat si basano su dati visibili, mentre chi incassa per gli acquisti non distingue la provenienza del denaro, cioe' se chi ha speso quei soldi li aveva perche' incassati legalmente o perche' facenti parte del proprio sommerso. Visto l'andazzo del nostro Paese e il dna tipico dell'italiano medio in rapporto all'evasione fiscale, e considerato che i prezzi sono notevolmente aumentati e le tasse aumentate (con prospettive anche peggiori grazie alla nuova finanziaria), non ci sembra lunare credere che i soldi ci sono -in assoluto- piu' di prima, ma sono diminuiti quelli legali e aumentati quelli illegali.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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