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Autovelox Firenze. Cartelli di preavviso: quando al Sindaco conviene e non conviene metterli per bene
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Comunicato di Domenico Murrone
3 febbraio 2011 11:21
 
 Visto che in tema di autovelox ad alcuni -Comune di Firenze ed intellighenzia in primis - non piacciono le leggi, parliamo di sostanza, tralasciando le previsioni del codice della strada e dei conseguenti inevitabili 'cavilli'.
Perché, dopo le prime sentenze dei giudici di pace su centinaia di ricorsi, l'amministrazione fiorentina, che si era trincerata dietro un generico “tutto in regola”, ora cambia approccio e cerca consensi criticando lacci e laccioli che impediscono di piazzare autovelox in libertà, così da evitare incidenti e morti sulle strade.

La sostanza e i fini
Il sindaco di Firenze ha meritoriamente eliminato il passaggio dei mezzi pubblici da sotto il Campanile di Giotto e il Duomo. Per far questo è stato rivoluzionato il traffico nei pressi della stazione ferroviaria, creando una corsia preferenziale in via Valfonda per bus e taxi, affinché possano attraversare il centro città evitando il Duomo. È essenziale che via Valfonda non si intasi, in caso contrario tutto il traffico cittadino andrebbe in tilt, con conseguenti lagnanze che legittimerebbero il partito dei contrari alla chiusura del cuore della città al traffico.
Di fronte a questo obiettivo strategico, il Sindaco ha posto a guardia della corsia preferenziale di via Valfonda, nell'ordine: telecamera, cartello imposto dalla legge, vigili urbani e... un mega cartello ad “altezza automobilista” come evidenziato dalle foto che alleghiamo.
In viale Etruria, in uscita dalla città, è stato piazzato l'autovelox che ha partorito nel giro di pochi mesi circa 50 mila verbali. A segnalazione di questo autovelox c'é solo un cartello di preavviso nascosto da tabelloni pubblicitari. Inoltre, lo stesso apparecchio è piazzato dietro un palo della luce. In questo caso, qual è l'obiettivo strategico del Sindaco che in campagna elettorale si è scagliato contro il “Comune multificio”?
Se l'obiettivo fosse nobile -“evitiamo incidenti e morti”- perché rendere invisibile l'autovelox? La funzione dissuasiva per chi ha il piede pesante sull'acceleratore è vanificata. Ma forse, l'obiettivo strategico del Comune non era e non è quello della sicurezza, o forse c'è un'eterogeneità dei fini che ha creato questo pasticcio.
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