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AVIARIA. RIPARTONO I CONSUMI, MA CHI PAGA I DANNI DELL'INUTILE ALLARME?
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Comunicato 
15 maggio 2006 0:00
 

Firenze, 15 maggio 2006. I consumi di carne avicola sono in crescita, i dati dell'associazione del settore (Avitalia) parlano del 10% in piu' mentre i valori dei prezzi alla produzione, crollati del 70% nei primi mesi di quest'anno, si stanno riavvicinando ai valori medi stagionali. Sempre secondo questa associazione, i danni del settore sarebbero stati di 750 milioni di euro e viene lamentata l'assenza dei contributi pubblici che dovevano servire a far fronte alla situazione (circa 120 milioni di euro).
E' evidente che questo accade perche' i mezzi dai informazione sono scomparse le notizie in materia. Secondo gli epidemiologi dell'Oms ci dovevano essere 16 milioni di infettati, 2 milioni di ricoveri e 150mila morti. A livello mondiale si prevedevano 150 milioni di morti. Dati su cui nessuno operatore dell'informazione ha voluto razionalizzare gli annunci che venivano diffusi ricorrendo ad una semplice considerazione: in 3 anni i morti sono stati poche decine, per di piu' su una popolazione di 1,5 miliardi di persone, che vive in precarie condizioni igienico-sanitarie. Da ottobre scorso sostenevamo che si stava facendo allarmismo ma le nostre parole sono cadute nel vuoto.
La situazione e' degenerata ed ora sembra che sia in ripresa, Chi paghera' per le vittime di questa campagna mediatica irresponsabile? E soprattutto questi 120 milioni di euro (per ora...) che lo Stato ha deciso di erogare per tamponare la situazione, perche' devono uscire dalle tasche dei contribuenti? Cioe', perche' lo Stato -noi tutti- deve farsi carico per una serie di media che, anche grazie a queste notizie date in quel modo, hanno fatto incassare loro piu' soldi con piu' vendite, piu' ascolti, piu' pubblicita', etc? Se noi scrivessimo oggi che la "ditta pincopallo" produce cibi alteranti o materiali pericolosi e questo, sia perche' poi risultato non vero, sia perche' avesse portato ad un crollo dei ricavi di questa azienda e delle sue azioni in Borsa, giustamente la "ditta pincopallo" ce ne chiederebbe conto davanti alla giustizia in termini economici. Ma questo non accadra' nel caso dell'aviaria e a pagare saranno solo i contribuenti e gli addetti del settore che vi sono incappati.
Una amara constatazione che ogni consumatore deve considerare con molta attenzione e farne tesoro, perche' sicuramente non finisce qui: alla prossima aviaria, visto che comunque i costi saranno a carico dei consumatori, facciamone tesoro da subito, quantomeno, dopo attenta verifica delle reali dimensioni dei fenomeni, non stravolgendo quelle nostre abitudini che ci provocano risvolti economici negativi.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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