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Avron – Registro Mercato Nazionale. Arrivano i solleciti di pagamento: i consigli di Aduc
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Comunicato di Emmanuela Bertucci
7 febbraio 2013 10:46
 
 Nonostante sia stata condannata al pagamento di 100.000 euro per pubblicita' ingannevole dall'Antitrust (Bollettino n 12 del 10 aprile 2012, provvedimento n. 23387 nel procedimento n. PB682 – Avron Registro del Mercato Nazionale), la societa' Avron - di Bratislava - continua a chiedere il pagamento delle sue “spettanze”.

Da luglio 2011 Avron ha iniziato a spedire, a piccoli imprenditori e negozianti italiani, una lettera in cui si richiedeva l'aggiornamento dei dati relativi alla loro impresa, creando l'equivoco che si trattasse di un adempimento collegato al Censimento del 2011 o di una richiesta proveniente dalle Camere di Commercio. I destinatari rispedivano quindi il bollettino compilato senza accorgersi di aver firmato un contratto che li impegnava al pagamento di euro 1.271,00 all'anno.

L'Antitrust, su segnalazione di molti utenti e di Aduc ha avviato un procedimento per pubblicita' ingannevole, conclusosi appunto con una condanna, fra le cui motivazioni si legge: “Si tratta di una comunicazione improntata a notevole ambiguità, non fornendo informazioni chiare e trasparenti sulla natura dell’iniziativa editoriale promossa. In particolare, come risulta evidente dal modulo segnalato, i servizi gratuito e a pagamento vengono presentati con modalità tali da ingenerare nei destinatari il ragionevole convincimento che la sua compilazione, oltre che la relativa sottoscrizione e re-invio, facciano parte dell’aggiornamento gratuito dei dati dell’impresa in un registro collegato al sistema camerale. In tal senso depone la circostanza che tale comunicazione viene inviata da Avron senza alcuna previa richiesta da parte dei destinatari e lascia loro intendere di essere già iscritti ad una banca dati la cui denominazione [“Registro del Mercato Nazionale”] ricorda la denominazione dell’archivio ufficiale del sistema camerale [“Registro delle Imprese]. Le due tabelle riportate al centro del modulo, una intitolata “registrazione originale” e l’altra “modifiche alla registrazione originale”, le cui dimensioni riempiono la quasi totalità del modulo stesso, sono una conferma di ciò”.

In questi giorni, iniziano ad arrivarci segnalazioni sull'invio di una ulteriore lettera da parte di Avron, indirizzata a chi aveva compilato e rispedito i moduli, contenente una intimazione di pagamento da parte dell'ufficio legale della societa' per un importo di 2.702,26 euro (cioe' l'equivalente di due anni di abbonamento, oltre spese di sollecito e interessi di mora).

La missiva non viene recapitata – come dovrebbe essere per una lettera di intimazione al pagamento e messa in mora inviata da un avvocato – per raccomandata con ricevuta di ritorno, ma con posta ordinaria, della quale dunque Avron non potra' mai dar prova dell'avvenuta ricezione.

Ricordiamo a chi avesse inviato i moduli firmati erroneamente credendo che si trattasse di una sorta di censimento della Camera di Commercio che l'Antitrust ha condannato Avron per questa vicenda e invitiamo chi, fra questi utenti, dovesse ricevere lettere di posta ordinaria con intimazione al pagamento a non pagare, a segnalarci l'accaduto e a segnalarlo all'Antitrust.


Qui la lettera di intimazione inviata da Avron

Qui la cronistoria della vicenda
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