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BANCA121/MPS. DA CARNEFICE A VITTIMA PER NON RISARCIRE I RISPARMIATORI. CONTINUIAMO A FARCI MALE?
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Comunicato 
1 gennaio 2004 0:00
 

Firenze, 1 Gennaio 2004. Quanto avevamo intuito e preannunciato, dopo le prime dichiarazione della banca Mps, sta accadendo. La banca senese da carnefice si e' trasformata in vittima ed ha messo in moto un meccanismo che, con l'apparente intenzione di venire incontro ai risparmiatori che le avevano fatto fiducia acquistando alcuni suoi prodotti finanziari, finira' per lasciarli li' dove sono ora, cioe' a perdere i propri soldi.
Il Mps ha annunciato possibili azioni giudiziarie per rivalersi di Banca121 rispetto ai prodotti strutturati che quest'ultima ha venduto con nomi accattivanti che li facevano sembrare sicure emissioni dello Stato. La procura di Trani, grazie ad una denuncia di un avvocato che collabora con la nostra associazione, ha disposto il sequestro di questi strumenti finanziari ed ha avviato un'indagine contro l'ex-direttore generale di Banca121 e di Mps, Vincenzo De Bustis.
Comprendiamo il presumibile disagio di Mps che l'ha portata a questa improbabile iniziativa giudiziaria. Non possiamo non ricordare che la dovra' fare contro quelli che oggi sono i suoi uomini che, proprio per i meriti acquisiti con Banca121, sono entrati in Mps, e non in posizione secondaria visto l'incarico di direttore generale Mps che e' stato assegnato a chi, proprio come direttore generale di Banca121, aveva fatto la fortuna di quest'ultima anche con i prodotti oggi incriminati.
Certamente questi sono problemi di Mps in cui non ci interessa entrare e/o prendere parte, e auguriamo alla banca la migliore soluzione per lei. Ma non ci piace proprio che per queste sue scelte del passato su cui oggi ha un dubbio, debbano essere i risparmiatori a farne le spese.
Quando Mps -cosi' come per il "MyWay-4You"- propone un'analoga commissione di conciliazione che verifichi caso per caso il piazzamento dei Btp-Tel, Btp-Index e Btp-Online di Banca121 per adire o meno ad un rimborso degli investitori, fa solo -consapevolmente- pagare i suoi presumibili errori ai risparmiatori. L'indagine della procura di Trani non e' tanto sul piazzamento di questi titoli, ma perche' questi prodotti sono stati concepiti per far guadagnare solo la banca, violando il Testo Unico della Finanza, fino alla truffa.
Non solo, ma ci risulta che -con la stessa impostazione di "prodotto buono" / "forse piazzato male"- i pochi casi esaminati dalla commissione "MyWay/4You" hanno dato soluzioni positive per i risparmiatori solo nello 0,44% dei casi.
Noi non partecipiamo alla commissione di conciliazione "MyWay/4You", perche' crediamo che anche questi prodotti sono stati concepiti per far guadagnare solo la banca. Per questo, di fronte al muro di indisponibilita' del Mps, abbiamo avviato le prime cause. Cosi' come continueremo in varie sedi coi vari Btp di Banca121, perche' stimolati da cio' che accade a Trani, abbiamo qualche speranza in piu'.
Lo abbiamo detto piu' volte, anche a Mps, che non ci interessa la soluzione giudiziaria di per se', ma non abbiamo alternative di fronte a chi non vuole ammettere che nella veste di nuovo padrone di alcuni prodotti finanziari molto dubbi, la cosa migliore sarebbe ammettere la non felice acquisizione e dare ad ognuno cio' che gli spetta. Ne trarrebbe giovamento, oltre agli specifici risparmiatori, anche tutto un sistema finanziario che -e siamo solo agli inizi?- si sta mostrando -Cirio e Parmalat in testa- un po' precario. Con l'unico risultato che gli investitori vi si allontaneranno sempre piu'.
Sappiamo che -scuola Bankitalia- le banche "hanno sempre ragione" e anche quando sono sul lastrico non falliscono mai, ma vengono incorporate in altre presumibilmente a galla; col risultato che il marcio, pur col nuovo look, rimane dov'era invece di essere buttato via .. ma, vogliamo continuare cosi'? Qualcuno si stupira' ancora per la prossima Parmalat?
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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